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Per ceramica si intende ogni oggetto che viene fabbricato con una materia a contenuto argilloso oppure direttamente con argilla. Le argille sono terre costituite da un sedimento estremamente fine contenenti silicato idrato, alluminio, sostanze organiche e metalli diversi che diventano malleabili con l'aggiunta di acqua, solide per essiccamento e molto dure per cottura.

Si chiama maiolica una terracotta smaltata e decorata che non mostra il colore naturale della ceramica.

Il Grès viene realizzato con "argille plastiche" di origine vulcanica miscelate con aggiunta di caolino, cuocendolo ad alta temperatura si ottenere una pasta molto compatta e del tutto impermeabile per cui non è necessario aggiungere smalti coprenti ed impermeabilizzanti.

La Porcellana è il più importante e pregiato prodotto della famiglia della ceramica dalla quale si differenzia per la base della sua composizione che è il caolino al 50%, il quarzo ed il feldspato al 25%.

CERAMICA - STORIA

In origine si scoprì che l’argilla impastata con acqua e fatta seccare al sole manteneva la forma e si potevano fabbricare recipienti, tale materiale aveva però l'inconveniente di essere poroso e di lasciar trasudare i liquidi. La scoperta che la cottura a fuoco dell'impasto di argilla, appena ha assunto la forma voluta, rende i recipienti più robusti, permise l’invenzione della cosiddetta terracotta.

La tecnica dell'invetriatura per renderla impermeabili ai liquidi, fu usata già nella città di Babilonia, dai popoli mesopotamici, caldei e dagli egizi, consiste nel rivestire le terraglie con uno smalto "stannifero", cioè a base di ossido di stagno, ossido di piombo e sabbie silicee (responsabili dell'effetto vitreo) e con un elemento alcalino e vari ossidi metallici per ottenere i colori.

Il termine "ceramica" nacque nel mondo greco (da κέραμος, kéramos, che significa "argilla", "terra da vasaio") caratterizzata da un forte contenuto di silice sia nella pasta che nel rivestimento.

Per ceramica si intende ogni oggetto che viene fabbricato con una materia a contenuto argilloso oppure direttamente con argilla. Le argille sono terre costituite da un sedimento estremamente fine contenenti silicato idrato, alluminio, sostanze organiche e metalli diversi che diventano malleabili con l'aggiunta di acqua, solide per essiccamento e molto dure per cottura. I prodotti ceramici sono differenti fra loro a seconda delle percentuali delle sostanze contenute e della lavorazione.

Il termine Ceramica indica una sterminata famiglia di prodotti sia tradizionali (porcellana, gres, maiolica e terraglia) sia industriali, (i pannelli per il rivestimento dello space shuttle o i candidi coltelli da cucina di nuova generazione che non hanno bisogno di essere affilati mai); quindi “ceramico” indica “qualunque materiale inorganico, non metallico, foggiato a freddo e consolidato per azione del calore”.

La cottura (spesso più d’una per lo stesso oggetto) costituisce un passaggio indispensabile e questa viene eseguita con temperature che possono andare dai 900° ai 1400° a seconda degli ingredienti di partenza e dei prodotti ultimi da ottenere.                                             torna su

CERAMICA - PROCEDIMENTO

Si inizia modellando l'argilla, gli oggetti "freschi" così ottenuti vengono lasciati ad essiccare per un periodo variabile da una settimana a 15 giorni per poi essere pronti per la prima cottura nel forno che si aggira intorno ai 1000°C per tutti gli impasti, dove avviene la vera alchimia, quando l'argilla cruda viene, per azione del calore, trasformata chimicamente in un materiale diverso.

Dopo la prima cottura, il pezzo ceramico prende il nome di biscotto, avviene la smaltatura che si ottiene immergendo gli oggetti in vasche contenenti uno smalto che aderisce perfettamente all'oggetto. Lo smalto è un rivestimento vetroso composto da silice, allumina e un fondente: questi sono ottenuti in varie quantità da minerali (ossidi) che vengono macinati in polvere. Il rapporto di quantità tra i vari componenti determina la temperatura di fusione,la texture e il colore. Il biscotto può anche essere pitturato con una tecnica detta "decoro sottosmalto"; il pezzo poi viene rivestito con cristallina (smalto trasparente). Gli oggetti smaltati vengono poi sottoposti alla seconda cottura (gran fuoco, dai 950 ai 1300 °C a seconda dell'impasto) per far fondere lo smalto in un rivestimento vetroso, duro e impermeabile. 

I prodotti così ottenuti sono decorati e nuovamente cotti a piccolo fuoco (sotto i 900°C) o terzo fuoco, infatti si tratta della terza cottura che serve perché in 2° cottura, si può effettuare l’ossidoriduzione solo del verde ramina. Fu mastro Giorgio da Gubbio, che studiò il modo di ottenere, con una 3° cottura, l’ossido-riduzione anche altri colori,  utilizzando ossidi metallici: ferro per i toni ambrati e marroni; antimonio per il giallo cedrino; rame per il verde e l’azzurro turchese; cobalto per il blu; manganese per il viola e il marrone scuro. L’ossido di stagno, presente nello smalto, può a sua volta servire per il colore bianco. Questa tecnica viene chiamata maiolica. Si chiama maiolica una terracotta smaltata e decorata che non mostra il colore naturale della ceramica.

Il Grès viene realizzato con "argille plastiche" di origine vulcanica miscelate con aggiunta di caolino (roccia bianca di feldspato molto malleabile) che,  cuocendo ad alta temperatura "gran fuoco" consente di ottenere una pasta molto compatta e del tutto impermeabile per cui, in teoria, non è necessario aggiungere smalti coprenti ed impermeabilizzanti.

La Porcellana è il più importante e pregiato prodotto della famiglia della ceramica dalla quale si differenzia per la base della sua composizione che è il caolino. Il caolino era conosciuto in Cina fino dall'antichità ed in Europa soltanto nel 1700. I componenti principali per ottenere l'impasto sono il Caolino al 50%, il Quarzo ed il Feldspato al 25%; quindi viene smaltata con la cristallina e successivamente cotta a una temperatura che si aggira tra i 1300 e i 1400 °C. La porcellana viene infine decorata e cotta nuovamente. Esistono vari tipi di porcellane tra cui quelle dure e quelle tenere

Le caratteristiche principali della porcellana sono la durezza ( nonostante la sua fragilità la porcellana è più dura di un normale acciaio) e la trasparenza (traslucentezza). Questi due risultati si ottengono dopo aver effettuato la prima cottura dell'impasto a 980 gradi centigradi e la seconda cottura a 1400 gradi centigradi. Lo smalto che viene applicato sul biscotto e quindi prima della seconda cottura è di uguale composizione dell'impasto stesso, ma con differenti proporzioni di elementi. Uno dei grandi pregi di questo prodotto è la mancanza di "invecchiamento".

Nelle porcellane dure (o ad alto fuoco), la pasta è caratterizzata da una miscela di caolino (45-60%), quarzo (12-30%), feldspato (15-35%) e calcare (0-6%), mentre il rivestimento è formato da feldspato, quarzo e materiali alcalino-terrosi (talvolta, calce e magnesia). Colorate e decorate, sono utilizzate per il vasellame artistico e da tavola e per eventuali oggetti artistici o ornamentali.

Le porcellane tenere (o a basso fuoco) invece, sono caratterizzate da minore durezza di superficie rispetto alle precedenti; sono cotte a temperature più basse e presentano quindi un minor costo di produzione. Si avvicinano alle terraglie.

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Il decoro Antico Savona o Bianco Blu : fu introdotto dalla famiglia Guidobono al cui capostipite Giovanni Antonio (1631-1685) si fa risalire la definizione a chiaro scuro del monocromo turchino. E' costituito fondamentalmente dalla rappresentazione della figura umana collocata in un paesaggio quasi sempre costituito da un primo piano con cespi vegetali e con piccole rocce e da un secondo piano con prati, alberi, qualche casa o castello e da un piano di fondo con montagne e nuvole. 

            

                                    www.gmazzotti1903.it/                                                              www.stadionaste.it

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A Savona chi non ha qualche pezzo di ceramica in casa? Spesso non se ne conosce neanche la provenienza, perchè "...le abbiamo sempre viste lì" Questi alcuni dei miei.

Questa è una statua della Madonna che si chiama "della Misericordia" perchè sarebbe apparsa il 18 marzo 1536 al contadino Antonio Botta in una località sulle alture di Savona (dove fu costruito un santuario che ha dato il nome alla località) e gli comunicò un messaggio che invitava Genovesi e Savonesi, in conflitto tra loro e con Savona ormai prossima alla capitolazione, ad esercitare misericordia e non giustizia. In realtà i genovesi non seguirono le indicazioni e si comportarono nel modo più efferato possibile.

La Madonna si caratterizza dal fatto che è stata incoronata da papa Pio VII, dopo essere stato liberato dalla sua prigionia savonese, che aveva avuto inizio nel 1809. Rientra nella categoria delle “Madonna ballerina” ovvero con il mantello svolazzante, le braccia non aperte in modo simmetrico e il ginocchio sinistro leggermente piegato in avanti. E’ su una nuvola con tre angeli che la sostengono.

 

Questo pesce "acciuga" è stato realizzato presso La Casa Dell'Arte di Danilo Trogu (http://www.madeinalbisola.it/la-casa-dell-arte.html) l’idea originale è nata per un’installazione a Torino nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, formata da ”anciue” acciughe in italiano.

 

La Sacra Famiglia modellata su stampo realizzato dall’artista futurista MARIO ANSELMO nel 1930 presso la Fabbrica Ceramiche Giuseppe Mazzotti di Albissola.

 (http://www.gmazzotti1903.it/home.html)

 

 

 

 

 

 

 

Nella tradizione della ceramica savonese si inseriscono anche altre tecniche tipo la ceramica raku  con la quale l’artista Caterina Massa che lavora a Savona, Albisola e Cisano sul Neva ha realizzata questa Sacra Famiglia.

La ceramica raku è ottenuta con una particolare tecnica di seconda cottura dell'argilla: il pezzo viene estratto a caldo dal forno con speciali pinze e viene posto in un contenitore metallico contenente segatura, foglie o carta Il contatto provoca l’accensione di una fiamma che produce una riduzione di ossigeno con conseguente formazione di particolari lustri nella smaltatura e annerimento delle parti non colorate del biscotto.

Ovviamente ogni creazione raku in terra refrattaria o semirefrattaria deve essere preventivamente cotta una prima volta a una temperatura che si aggira sui 1000°C. Il raku è quindi una tecnica di cottura, il cui nome deriva da quello di un’antica famiglia di ceramisti giapponesi; l’origine viene fatta risalire al Giappone del XVI secolo dove è conosciuta come metodo veloce per effettuare la seconda cottura per le tazze in ceramica, prive di manico, dalla linea essenziale, parte integrante di una delle più antiche tradizioni nipponiche, la cerimonia del tè.

 

Sempre nell'ambito natalizio abbiamo le decorazioni per l'albero di Natale: Le prime sono state realizzate da Giovanni Poggi nel 1991, foggiati al tornio, e dipinti a mano, sono uno dei simbolo della produzione delle Ceramiche San Giorgio di Albissola che, negli anni hanno assunto forme e disegni variegati.  (http://www.madeinalbisola.it/ceramiche-san-giorgio.html)

 

Albisola Capo - Museo della ceramica "Manlio Trucco" -  Presepi d'avanguardia 3/12/2022-28/1/2023.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra i presepi anche una coppia di Babbi Natale le cui gerbere venivano riempite di dolcetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre ero ad Albisola Capo nel Museo della ceramica "Manlio Trucco" per documentare la rassegna Presepi d'avanguardia, non potevo non fotografare alcune opere d'arte lì conservate, poche per la verità considerando la produzione di notevole livello artistico e culturale di Albisola.

 

 

 

 

 

 

 

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