ATTENZIONE: il rispetto delle norme conosciute non garantisce che non ve ne siano altre vessatorie e poco pubblicizzate: possono essere adottate ordinanze restrittive, quindi non basta rispettare i decreti e i regolamenti noti per non incorrere in sanzioni.
Di seguito alcune informazioni utili o interessanti
STORIE - LEGGENDE - REALTA' Nel raccogliere il materiale su Bergeggi e in particolare sull'omonima isola, mi sono imbattuto in molte fonti e ho scoperto che sono stati eseguiti studi approfonditi, ad esempio sull'orientamento dei resti degli edifici, salvo poi ritenere che un conto è usare gli strumenti di misurazione attuale, altro è considerare come potevano misurare gli stessi riferimenti con gli strumenti del V° secolo, senza considerare i problemi derivanti dalla morfologia impervia del suolo. Esiste una leggenda sull'Isola secondo la quale intorno al 485 i Vandali che dominavano l'Africa settentrionale perseguitavano i cristiani. Eugenio, vescovo di Cartagine, stava per essere ucciso con Vindemmiale, anche lui diventato santo, ma un angelo venne e gli ordinò di fuggire su uno scoglio davanti all'isola di Gerba dove Dio gli avrebbe dimostrato il suo volere. Appena saliti sullo scoglio videro una luce intensa e una voce imperiosa che disse: “Andiamo!” l'isolotto si mosse, attraversarono il Mediterraneo ed infine giunsero nel Mar Ligure di fronte alle coste. Tempo dopo Vindemmiale si congedò per portare la parola di Dio sull'isola di Corsica. Eugenio visse sull'isola e vi rimase fino alla sua morte. Le spoglie di Sant'Eugenio vennero traslate a Noli dove divenne il patrono della città. La leggenda vuole che alcuni anni dopo le spoglie del santo sarebbero ritornate da sole sull'isola. Nel 992 il vescovo di Savona fece costruire sull'isola un monastero, sempre in suo onore, che fu donato ai monaci benedettini di Lérins, già titolari di altri monasteri su altre isole della costa, perché ne custodissero le spoglie. I resti di questo monastero sono ancora visibili. Le spoglie del santo rimasero sull'isola fino al 1252, anno in cui vennero traslate definitivamente a Noli e custodite nella chiesa di San Paragorio Sul fatto che S. Eugenio abbia soggiornato sull'Isola e vi sia stato sepolto non vi sono dubbi, ma probabilmente non si tratta di S. Eugenio da Cartagine, ma del meno noto S.Eugenio di Milano dell' VIII secolo. |
Alcuni siti dove ho trovato informazioni su Bergeggi e l'isola omonima: http://www.comune.bergeggi.sv.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Bergeggi e http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Bergeggi http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=11702 sulla riserva naturale: http://www.minambiente.it/index.php?id_sezione=2610 http://www.parks.it/riserva.bergeggi/pun.html#Bergeggi http://www.regione.liguria.it/conosc/4_natur/parchi1c.htm http://www.calypsosub.it/home/news-subacquea/2142.html La leggenda dell'Isola di Bergeggi http://www.savonaweb.net/trad/bergeggi.php http://www.globalgeografia.com/italia/bergeggi.htm http://www.liguriaplanet.com/web/ita/savona/bergeggi/l_isola_di_bergeggi.htm |
In che mani hanno messo l’isola di Bergeggi? Ho indicato alcuni siti che ho utilizzato al momento della creazione della sezione sull'isola di Bergeggi, ogni tanto, navigando nel web, cerco di tenermi aggiornato sugli argomenti che più mi appassionano, in questi giorni mi sono imbattuto in http://www.ampisolabergeggi.it/it/subacquea.html (non fosse online vedi Subacquea) tutti sono liberi di sostenere le opinioni che credono giuste, ma questa nota l’ha scritta una persona che non ha mai visto il mare e una foto subacquea! Il problema principale che si incontra nella fotografia subacquea è quello della sospensione: per l’ignorante ignoto scrittore spiego che la sospensione è formata da particelle di sedimento minuscolo, che impiega molto tempo a depositarsi e che galleggia a mezz’acqua intorbidedola, quindi riducendo la visibilità e, quel che è peggio, frapponendosi tra il soggetto e l’obiettivo riflettendo verso la fotocamera la luce che, oltre ad altri inconvenienti tecnici su cui sorvolo (il poverino non capirebbe), genera l’effetto antiestetico di “cielo stellato” quindi il primo pensiero del fotosub è quello di non generare sospensione e di organizzare l’immersione in modo che anche i collaboratori si comportino di conseguenza. È ovvio che chi segue un corso sub di due o tre giorni non avrà la coscienza necessaria ad effettuare un’immersione, ma i danni ambientali che può arrecare sono poca cosa rispetto a quello che rischia lui, anche se la responsabilità non è sua ma di chi “certifica” ciò che non è certificabile neanche per subacquei esperti e chi permette che ciò avvenga. Inoltre mi stupisce che chi gestisce l’area protetta ha l’idea che i subacquei sono gli Unni dell’ambiente marino: i danni descritti li potrebbero crearli solo i diving che portano orde di subacuqei dalla preparazione incerta, in zone ristrette, non chi è legato al territorio e ha piacere di ritrovare immersione dopo immersione il “proprio” fondale. Savona, 1/12/2012 Claudio Manzieri ex istruttore subacqueo UISP e 3 stelle CMAS |
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L'11 ottobre 2012, su La Stampa, hanno scoperto l’acqua calda, ovvero hanno scoperto i “Maledetti” (se vengono chiamati così ci sarà un motivo?) Certo ci voleva il robot filogiudato perché li “scoprissero” questi subacquei da poltrona! Oltretutto sono anche dei millantatori visto che la zona ricade fuori dalla zona del parco dell’isola di Bergeggi. Io non mi sono mai immerso lì, ero un subacqueo “sportivo” e le immersioni tra i 70 e i 120 metri sono fuori dal concetto di “sportivo”, speriamo che dopo essersi pavoneggiati a sproposito, trovino il tempo di dare questa piccola informazione di sicurezza! Resta il pensiero per chi su quella secca si è immerso (chapeaux!) e per chi ci ha lasciato la vita o l’ha avuta compromessa. Il giorno seguente è stato pubblicato un articolo che ha "corretto" la prima notizia riportando l'informazione in modo più corretto. Ribadisco che per andare a vedere "dal vivo" la secca dei Maledetti serve una preparazione (allenamento alla profondità) e l'uso di materiali (miscele respiratorie) che esulano dall'accezione di immersione sportiva. Anche i Carabinieri hanno usato un robot per l'esplorazione, quindi è bene evitare di dare speranze su un possibile uso a fine turistico della secca. |
Il 12 e 13 maggio 2007 su "La Stampa" è stato dedicato largo spazio alla disavventura capitata a Lewis Hamilton, sanzionato perchè sostava nelle vicinanze dell'Isola di Beregeggi. Ho inviato uno scritto, ma non è stato pubblicato. |
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1 settembre 2008 UOMINI LIBERI - Sull'area marina protetta denominata "Isola di Bergeggi" |
Da quando è stata istituita l’area marina protetta denominata "Isola di Bergeggi" abbiamo evitato accuratamente di raggiungere la zona, l’altro giorno, regolamento e cartine alla mano, siamo salpati dal porto di Savona decisi ad andare all’Isola: “…e poi ci facciamo un bel bagno, hai preso le maschere?” pio proposito alla partenza, infatti il Comune di Bergeggi non ha posizionato i campi boe previsti (non ha ancora trovato il modo di far pagare chi si attracca al gavitello?) e, dal momento che non ci si può ancorare, niente bagno, ma anche la zonazione dell’area non è segnalata. La domanda banale è: chi dovrebbe far rispettare il Decreto Ministeriale perché lo fa a senso unico? infatti:
Decreto ministeriale 7 maggio 2007 Istituzione dell'area marina protetta denominata "Isola di Bergeggi" (G.U. della Repubblica Italiana n. 206 del 5 settembre 2007) Art. 7. 2. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, il soggetto gestore provvede all'attivazione delle procedure per l'acquisto e l'installazione dei segnalamenti marittimi e di quanto necessiti a dare precisa conoscenza della delimitazione dell'area marina protetta e della sua zonazione prevista dal Regolamento… 4. Costituiscono obblighi essenziali per il soggetto gestore: … c) il rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di segnalazione delle aree marine protette. 5. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare può revocare in ogni momento con proprio provvedimento l'affidamento in gestione in caso di comprovata inadempienza, inosservanza, irregolarità da parte del soggetto gestore a quanto previsto dal presente decreto… Decreto ministeriale 7 maggio 2007
Regolamento di disciplina delle
attività consentite nelle diverse zone dell'area marina
protetta Isola di Bergeggi Articolo 6 - Attività consentite Zona B e Zona C: l'ormeggio, in zone individuate e autorizzate dal soggetto gestore mediante appositi campi boe, posizionati compatibilmente con l'esigenza di tutela dei fondali; La domanda meno banale è: per quanto ancora dovremo sopportare questo pseudo ambientalismo dei divieti immotivati e delle regole fantasiose, inventate da sedicenti esperti, per ottenere un risultato dichiarandone altri? Quando il 25 marzo 2008 su “Il SecoloXIX” vennero annunciate le norme riguardanti l’area marina protetta dell’isola di Bergeggi scrissi al giornale una lettera, della quale riporto alcuni stralci: …emerge un ambientalismo distorto: tutto è vietato a tutti eccetto ad alcuni … (vedi sotto) |
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Nella foto dell'agosto '92 pericolosi danneggiatori dell'ecosistema attorno all'Isola, sullo sfondo potenti mezzi nautici: grazie alla nuova normativa queste immagini sconce dove bambini e adulti nuotano liberi e magari osano anche di guardare sott'acqua senza pagare, non si potranno più realizzare! (così imparano a portarci anche i cani!)
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