GERANIO
Famiglia:
Geraniaceae,
Genere:
Pelargonium c’è anche il
Genere:
Geranium che
sono quasi tutti erbacei, sono i veri gerani
detti anche “gerani rustici”. La specie più
conosciuta e coltivate è il
Pelargonium zonale o geranio comune che
comprende numerosi ibridi che producono fiori quasi
tutto l'anno. Sono piante ad andamento cespuglioso non
rampicante, con un fusto semilegnoso nella parte basale.
Le foglie sono rotondeggianti, corrugate e verdi ed
hanno nella parte centrale, di colore contrastante con
il resto della foglie, una specie di area a forma di
ferro di cavallo o di cuore. I fiori possono essere
variamente colorati con tonalità che variano dal bianco,
al rosso, con tutte le tonalità di rosa e sono portati
in cima a dei lunghi steli e riuniti in ombrellagradiscono
il sole pieno. Il
Pelargonium macranthus
conosciuto come geranio
imperiale non vuole il sole pieno, fiore bicolore
molto raffinato.
La varietà di gerani
Pelargonium Peltatum detto anche parigino, ha
i fiori pendenti, tipici dei balconi delle case
tirolesi, sempre con fioritura da giugno a novembre con
fiori con petali più sottili dai colori vivi.
Sono originarie
dell'Africa del sud, furono introdotte in Europa tra la
fine del 1600 e l'inizio del 1700. In Italia furono
importati da un nobile veneziano. Nel 1738, fu il
botanico olandese Johannes Burman a dare al geranio il
nome Pelargonio, che in greco significa cicogna il cui
becco ricorda una parte del fiore. E'
presente in tutte le zone temperate.
Il geranio rosso era
utilizzato dal popolo per la cura della tubercolosi, e
oggi i suoi estratti sono impiegati nel trattamento
contro le malattie da raffreddamento, le patologie
otorinolaringoiatriche come le tonsilliti e le
bronchiti, contro le sindromi influenzali. Le proprietà
terapeutiche del geranio rosso sono state scoperte
soltanto alla fine del 1800 quando un militare inglese,
ammalatosi di tubercolosi in Africa, fu curato e guarito
con decotti di Pelargonium. In tempi più recenti,
all'inizio degli anni 2000, l'equipe del dottor
Schnitzler ha inoltre testato il geranio rosso
sudafricano nella cura dell'herpes, con risultati
positivi. Pare infatti che gli estratti del geranio
rosso agiscano sul virus dell'herpes immediatamente e
con modalità differenti rispetto ai farmaci
tradizionali. Il geranio rosso ha anche proprietà
decongestionanti e il suo profumo ha
la capacità di tenere alla larga gli insetti
quali zanzare e mosche.
Stanno bene al sole e tollerano alla
perfezione la siccità, sebbene sia consigliabile
metterli in zone a mezz’ombra. Per
sapere se il geranio riceve luce sufficiente, é bene
osservare la pianta. Se i germogli sono abbondanti
così come le foglie e i fusti, ma i fiori scarsi,
vuole dire che non ha abbastanza luce.
Il geranio non richiede
molta cura, in particolare il geranio rosso - rispetto
soprattutto a quello bianco - é considerato quello piú
resistente e meno delicato. Se l’inverno non è troppo
rigido, può resistere, basta che sia in una posizione
soleggiata.
Tra la fine di maggio e il
mese di settembre, l'innaffiatura é indispensabile, ma
non ama i ristagni di acqua. quando le temperature
iniziano a scendere e durante l'inverno, non serve
bagnare, si accontenterà dell'acqua piovana e
dell'umidità dei mesi freddi.
Durante il periodo vegetativo del geranio é utile
procedere con La
concimazione che é indispensabile alle piante per
crescere vigorosamente e combattere l'attacco dei
parassiti,
molto gradito il fondo di caffè e la cenere. Il potassio
favorisce la fioritura.
Quando i fiori cominciano a seccare è
necessario cimarli, tagliando fino alla base del rametto
fiorifero: in questo modo, la pianta continuerà a
rifiorire.
La riprodurre avviene per
talea, recidere i rametti prescelti con
tagli netti e eliminare eventuali fiori o infiorescenze
future. Recidere anche le foglie più basse, che
altrimenti potrebbero marcire.
Le fonti non sono concordi sul periodo migliore, da fine
primavera all’autunno, io ho provato in periodi diversi senza mai riuscirci, ma con la
riproduzione per talee non sono fortunato...
Prelevando un intero rametto si ha
un numero maggiore di talee, tagliare a circa
uno o due centimetri di distanza sia sopra il nodo,
(il punto d’inserzione di foglia e fusto)
obliquamente nel primo caso,
orizzontalmente nel secondo che va fatto subito
sotto una gemma, giacché è da questo punto che usciranno
le nuove radici. La talea
dovrebbe avere almeno 3 nodi e va
liberata di tutte le foglie, tranne le due all’apice.
È importante evitare di sfilacciare i
tessuti e usare un coltello pulito e disinfettato. Dalle talee devono essere
eliminati i fiori, i boccioli e le foglie più basse in
prossimità della talea,
per lasciare solo quelle sulla sommità. Interrare la
talea per due nodo, fino all'altezza dell'innesto delle prime
foglie e bagnare il terreno. Collocare il vaso in
penombra dove è possibile avere una temperatura costante
di circa 16-18°C.
Radica
velocemente: 30-40 giorni sono sufficienti, ma già dopo
una settimana si vedono piccole foglioline verde chiaro
fanno capolino dalle gemme. Dopo una settimana
dall’impianto, in un ambiente ombreggiato, le
talee si espongono gradatamente alla luce, fino a
lasciarle in pieno sole. Dopo due mesi dovrebbero
spuntare le nuove foglie, le talee sono pronte per
essere trapiantate.
Dopo il rinvaso in un contenitore più
grande (13 cm), la nuova piantina è pronta per
affrontare, con ottime chances, l’inverno.
|