IRRIGAZIONE
Senza dubbio il migliore sistema di irrigazione è
quello a goccia, si riesce a fornire alle singole
piante la giusta quantità d'acqua senza sprechi,
inoltre non si innaffiano le piante infestanti tra
gli ortaggi... non è che non nascano, ma almeno gli
si rende la vita un pò più difficile. Per sprecare
ancora meno acqua (l'acqua è il bene più prezioso
sulla Terra) e fornirne la giusta quantità, i
gocciolatoi permettono di regolare la quantità di
gocce, mentre per le piante che richiedono maggiore
quantità d'acqua (lo faccio per le zucche) mi sono
inventato di dedicare due gocciolatoi a pianta
anziché uno.
Il timer va regolato secondo la stagione: un'eccessiva
quantità d'acqua all'inizio dello sviluppo favorisce
l'emissione di foglie a danno dei fiori, e quindi del
raccolto, mentre nella stagione più calda bisogna
aumentare l'apporto idrico mentre va ridotto e poi
sospeso in quelle più fredde.
Un’indicazione molto importante è relativa a quelle
piante di cui si consumano le parti sotterranee (carote,
cipolle, ecc.); queste non devono essere irrigate
eccessivamente perché si corre il rischio di farle
marcire. Anche durante il periodo estivo è necessario
non esagerare con l’irrigazione. Mentre per aglio e
scalogno, che si seminano in periodo invernale, ho
notato che basta l'acqua piovana e l'umidità notturna,
almeno nel mio pezzettino di terra, salvo casi di
particolare siccità.
Bagnando a tarda sera, dopo che il sole è tramontato da
tempo, si evita una rapida evaporazione causata dalla
superficie della terra troppo calda, le colture
rimangono fresche per tutta la notte (la qual cosa nei
mesi estivi è importante) e non si hanno inconvenienti
di sorta. Nei mesi in cui i freddi notturni si fanno
sentire, è invece preferibile bagnare al mattino;
irrigando la sera, infatti si corre il rischio che,
durante le ore notturne, l’acqua possa gelare rovinando
le piante.
Un’altra indicazione è quella di non irrigare mai gli
ortaggi prima della raccolta; vi sono infatti diversi
ortaggi nei quali un’irrigazione troppo vicina al tempo
di raccolta potrebbe peggiorarne la qualità; un esempio
sono le zucchine e i pomodori; in questi tipi di
ortaggi, infatti, un’irrigazione troppo ravvicinata alla
loro raccolta li arricchirebbe troppo d’acqua rendendo
la loro polpa meno consistente e meno saporita senza
contare il fatto che anche la loro conservabilità
risulterebbe ridotta. |