ROSE
La rosa
appartiene alla famiglia delle
Rosaceae che comprende 110 generi e 5.000 specie
molto conosciute
e comprende la maggior parte degli alberi
da frutto più comuni:
quali il pero (Pirus
communis) melo, pesco, albicocco, il ciliegio, ecc. la
pianta più simile alla rosa, a livello botanico, è la fragola!
Rosa
è un genere che
comprende circa
160 specie di
queste il 70% è originario di Cina, Medio oriente e
Giappone, il restante 30% di Europa ed America,
sono suddivise in numerose varietà con infiniti ibridi e
cultivar,
di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende
specie cespugliose, sarmentose (rami lunghi, pieghevoli
e sottili, rampicante o strisciante anche ricadente),
arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a
mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi. Le
specie spontanee in
Italia
sono oltre 30, di cui la R. canina è la più
comune, è quella che si trova ai bordo delle strade con
le bacche ovali rosse
i cinorrodi
chiamate in dialetto ligure
grattacû "grattaculi"
perchè al loro interno ci sono i semi che sono coperti
da peli che sono irritanti e venivano infilati nei
pantaloni dei compagni di gioco dando origine ad un
irrefrenabile prurito. Le
rose coltivate sono tutti ibridi, effettuati incrociando
rose europee e dell'estremo oriente attraverso diverse
procedure:
incroci tra varietà diverse di rose
(interspecifico); incroci tra specie diverse di rose
(intraspecifico); mutazioni naturali; mutazioni indotte
dall'uomo con appositi agenti mutageni (raggi X, Y e
ultravioletti).
In India la donna più bella del mondo, la
dea Lakschmi nacque da una grande rosa.
In America furono coltivate dagli Inca e
i peruviani le indicavano come "cespuglio del sole". La
terra delle rose fu senza dubbio la Persia dove ne
esistevano interi giardini che circondavano le città e
da lì raggiunse Babilonia dove fu coltivata nei famosi
giardini pensili.
La rosa passò in Grecia ove fu citata
da Epicuro e Saffo la considerava la regina dei fiori.
La mitologia greca poteva ignorarla? Cibelle, gelosa di
Venere, creò la rosa per superare la dea in bellezza.
Affrodite, nell'accorrere da Adone si punse con le spine
macchiandole di sangue e così nacque la rosa rossa. [in
fondo alla pagina ulteriori informazioni storiche]
LE MIE ROSE |
Nel piccolo terreno in
Piemonte ereditato
della famiglia di mia mamma,
ho trovato alcune piante di rosa che per
anni non sono state accudite,
alcune
hanno delle lignificazioni significative, il
primo problema che ho affrontato è stato di
portarle gradatamente a dimensioni più
idonee.
I
fiori sono rosa, rosso, bianco e
una
sarmentosa a grappoli rossi.
Una,
invece ha fiori grandi e pieni, color rosa
salmone sfumato, molto bella,
dall'aspetto antico e signorile, non ho
certificazione circa il suo nome e sulle sue
origini; dalle caratteristiche che si
riescono a valutare, si può certamente
identificare come una rosa moderna,
rifiorente, a grandi fiori, a cespuglio,
ibrido di tea, io ci vedo una discreta
somiglianza con
la Signora Piero Puricelli di
Domenico Aicardi, ma è più una fantasia che
non ha riscontri biologici.
|
Speek’s
Yellow.
(anche Spek's Yellow o Speck's Yellow nome
di registrazione
Golden Scepter)
Nel gruppo delle rose che ho
trovato già piantate, mi mancava il colore
giallo, nel
2014
ne ho comperata una a caso a Belforte
Monferrato presso la Floricoltura Giraudi,
si tratta di un ibrido di Tea
ottenuto come mutazione da una Golden
Scepter nel 1956 dalla Walters Gardens,
brevetto vegetale
PP 910,
conoscuita come Spek's Yellow.
La storia della Walters Gardens
iniziò nel 1942 con Dennis Walters ancora
oggi ha la sede a Zeeland, Michigan, negli
Stati Uniti.
Poi ho iniziato ad
addentrarmi nel mondo delle rose, così sono
passato ad acquisti più consapevoli presso
vivai specializzati, cercando anche di
conoscere la storia dell'ibridatore e del
fiore.
|
Nel 2018 dal vivaio di Annalisa Glorio di
Diano San Pietro ho acquistato una
Monica Bellucci®
brevetto vegetale MEImonkeur della
Meilland International (Richardier Michèle).
La
vidi da parenti in Francia e mi ha subito
affascinato, la Rosa Monica Bellucci è un
ibrido di tea realizzata nel 2010 da
Meilland, a Lione.
Antoine
Meilland ha cominciato a coltivare rose nel
1830 e la ditta da lui fondata, tra le più
apprezzate al mondo, ne ha creato più di
3.000 varietà
che vengono prodotte da
coltivatori selezionati e in possesso della
licenza.
La rosa Monica Bellucci®
è un bicolore rosa scuro con attaccature
argentate, dall’intenso profumo di pepe,
chiodo di garofano e anice. Il fiore largo è
a coppa col diametro di 12/14 cm e circa 50
petali. La pianta, rifiorente da maggio alle
gelate, gode di un fogliame folto ed è
resistente alle malattie. Altezza: 80/100
cm. foglie grandi,
scure, lucide, ovali, molto fitte,
cespuglioso, 80-100, fioritura
abbondantissima e di lunghissima durata,
rifiorenza continua e abbondante.
Questo
è quello che si legge nelle
brochure, l'ho
comperata nel 2018;
dal vivo l’ho trovata molto bella,
rispondente alla descrizione, con un
cespuglio molto folto e fiorisce fino ad
autunno inoltrato.
L'accostamento tra un bianco freddo e
un rosso gelido la rende simile alla
bellezza conturbante dell'attrice a cui è
stata dedicata. Il risultato è estremamente
gradevole. |
Nella primavera 2019 in una esposizione, ho
acquistato
dal vivaio di Federica Soria di Chieri
una
"Black
Gold"
dedicata al
rocker francese Claude Moine conosciuto come
"Eddy Michelle"®
brevetto vegetale
MEIrysett sempre della
Meilland. Chi è
Eddy Michelle?
https://www.youtube.com/watch?v=5nUBWPbJFAU
E' un ibrido di tea
che mi ha colpito per
l'accostamento dei colori che bene si
addicono alla mia coltivazione: mentre nella
Monica Belluccci sono freddi e tenui, questa
sono caldi e intensi. |
Nel
luglio 2019
mi è stata regalata una rosa
Landora
gialla creata nel 1970 in Germania
dalla Rosen Tantau,
brevetto vegetale
SUNblest
ancora oggi molto diffusa e apprezzata.
Il colore è un
giallo brillante puro con un accenno più
marcato di oro tra i petali. E' un ibrido di
tea, con i fiori spesso riuniti in mazzi
fino a sette, portati da steli lunghi e
robusti che durano a lungo recisi.
I boccioli dalla forma elegante e romantica
si schiudono lentamente per dar luogo a dei
fiori molto pieni, strutturati nella
classica forma a spirale, con i petali che
si arricciano lievemente all’indietro e
mettono in bella mostra un giallo puro e
brillante, che si conserva per tutta la
durata della fioritura.
Le foglie sono
verde medio, lucide, su un arbusto
cespuglioso ed eretto. Resiste alle
malattie e alle temperature rigide
dell’inverno.
Purtroppo a fine luglio 2020 è seccata
repentinamente, infatti sono rimasti
le foglie e boccioli attaccati...
Probabilmente una rosa tedesca coltivata in
Liguria ad Albisola Superiore dal vivaio
Scotto non si è adattata al clima collinare
del Monferrato, in un periodo che non ho
potuto prestarle le cure che forse avrebbe
gradito, a
seguito alle limitazioni dovute al COVID-19.
La società Rosen Tantau nasce
nel 1906 in Germania quando Mathias Tantau
Senior realizza il suo primo vivaio, dopo
alcuni anni passati in Francia e Svizzera
per imparare le tecniche per la coltivazione
delle rose. Dal 1953 la società decide di
ampliare la coltivazione con la selezione di
rose grandifiori dai colori decisi. La
società è tra le più prolifiche e
riconosciute al mondo per la qualità e la
grande varietà di rose disponibili. |
Nell'autunno
2019, in una manifestazione espositiva, mi
sono innamorato e ho acquistato dal
vivaio Veimaro di Cossato - Biella questa
rosa
Kampay®
dedicata al naturalista francese
Yann Arthus-Bertrand,
brevetto vegetale
MEIpelmel,
anche questa della
Meilland:
non è un ibrido di tea, ma una rosa moderna,
botanica, paesaggistica, grandi fiori,
dotata di ottima rifiorenza, rusticità e
resistenza al freddo e alle malattie. Ha un
portamento sarmentoso, i fiori sono prodotti
in gran quantità riuniti in mazzetti,
semplici composti da cinque petali arancio
ramato con sfumature rosa e centro giallo,
stami rossi ben visibili.
La fioritura è continua, lasciando gli
ultimi fiori, si copre di frutti rossi che
restano sulla pianta per tutto l'inverno.
La potatura annuale, come per tutte le rose
paesaggistiche, non è obbligatoria, basta
fare solo una potatura di ringiovanimento
dopo qualche anno ed eliminare il legno
secco o ingombrante, ricordando che fiorisce
sui rami degli anni precedenti.
La Kampay® è stata selezionata da Meilland
nel 2006 e si può fregiare del prestigioso
riconoscimento ADR® tedesco oltre ad aver
conquistato un certificato di merito a Belfast nel 2008,
una menzione d'onore a Hradec Kàlové nel 2010 e la
medaglia di Bronzo a The Hague nel 2011.
|
Mokarosa®,
acquistata nel giugno 2020
dal
vivaio di Annalisa Glorio di Diano San
Pietro,
Creata in United Kingdom da Gareth Freyer
nel 2014,
brevetto vegetale
FRYwitty
è una rosa moderna
floribunda (Le
rose floribunda nascono nei primi del
novecento dall’unione tra ibridi di
Tea e di Polyanthe); ha un colore insolito ocra-beige
che ricorda (nella mente di chi l'ha
realizzata) un cremoso cappuccino al caffè,
da qui il nome. E’ un bel cespuglio dal
portamento eretto e presenta fiori grandi,
talvolta raggruppati, con buona rifiorenza.
Arthur Fryer iniziò a coltivare rose
commercialmente su un piccolo appezzamento
di terra nel 1912. Nel 1928 l'attività si
trasferì nel suo sito attuale a Knutsford
città tra Manchester e Liverpool nel Regno
Unito. Le rose di Fryer hanno ottenuto
importanti riconoscimenti da tutto il mondo,
tra cui due dall'America (gli Oscar del
mondo delle rose), Rose of the Year in Nuova
Zelanda, tre dall'Aja e quattro UK Rose of
the Year Awards!
|
Hot
CocoaTM,
letteralmente
"Cioccolato Bollente"
l'ho acquistata nel giugno 2020 anche questa
nel
vivaio di Annalisa Glorio di Diano San
Pietro,
conosciuta anche come “Nubya” in onore della
sassofonista
Nubya Garcia
(Chi
è
Nubya Garcia?
https://www.youtube.com/watch?v=lUmNtpJpm9o),
brevetto vegetale
WEKpaltlez
è una rosa
moderna
floribunda
creata da Tom Carruth, un famoso ibridatore
americano, nel 2002 per la Weeks Roses
Growers e ha vinto l'All-America Rose
Selections nel 2003.
I fiori hanno un originale
colore che cambia dall’arancio cioccolato al
rosso scuro, con una tonalità ruggine
sul’esterno del petalo.
E' un
arbusto cespuglioso medio-alto, i fiori
di
10-12 cm di diametro, con una forma di
fioritura centrata in alto, a coppa e
increspata. Il conteggio dei petali è in
genere da 26 a 40. I fiori sono di
una originale tonalità ruggine con un
rovescio più scuro e presentano variazioni
di colore
che cambia dall’arancio cioccolato al rosso
scuro.
Ha una fragranza media e fruttata e un
fogliame ampio, lucido, verde scuro, è una
pianta vigorosa e resistente alle malattie.
Fiorisce in vampate dalla primavera
all'autunno,
fogliame brillante, assai resistente alle
malattie.
la
Weeks Wholesale Rose Grower, Inc. è stata
fondata nel 1938 da O. L. e Verona Weeks in
Ontario, California. Questa azienda molto
famosa per i suoi elevati standard divenne
nota come la "Tops in Roses". Nel 1985 Ollie
e Verona si ritirarono e vendettero Weeks a
Charlie Huecker e Bob DeMayo. Il nome di
Weeks è sinonimo di rose di alta qualità in
tutti gli Stati Uniti.
|
Rose
di ibridatori francesi, britannici
statunitensi, tedeschi, ...e la tradizione
italiana, anzi sanremese sulle ibridazioni e
coltivazione di rose e fiori in genere? Si è
un pò smarrita, vivaisti liguri sì,
ibridatori ad alto livello come fu
Domenico Aicardi
che ha fatto la storia a livello
internazionale, non ne ho trovato, così per
l'ultimo acquisto nel 2020 ho optato per una
Rosita Missoni®
brevetto vegetale BARmiss
creata nel 1998 dal vivaio Barni che è
attualmente l'ibridatore italiano più
conosciuto, il vivaio si trova a Pistoia da
dove l'ho comperata online, a seguito alle
limitazioni collegate al COVID-19 non l'ho
potuta mettere a dimora subito, ma a
febbraio 2021 con qualche problema di
adattamento.
la ‘Rosita
Missoni’
è una rosa ibrido di Tea variegata,
che si distingue per un tocco di giallo, che ha
richiesto lunghe ricerche, e che dona al fiore un
fascino molto speciale, è stata dedicata alla stilista
che dell'accostamento dei colori ha fatto la propria
caratteristica distintiva.
Rosita
Missoni è la
matriarca di uno dei marchi fondamentali della moda Made
in Italy
che con il marito Ottavio ha
rivoluzionato
il mondo della moda
il suo nome da nubile è
Rosita Jelmini
nasce nel 1931, i
nonni materni
sono proprietari
di una fabbrica di tessuti ricamati e scialli,
lei studia e dall'incontro con Ottavio Missoni nasce il
tratto che da subito l'ha contraddistinta:
creare
abiti sempre estremamente colorati utilizzando i vecchi
macchinari con i nuovi filati.
|
Nel 2021 ho acquistato dal vivaio Veimaro di
Cossato-Biella una rosa Sonia Rykiel®
brevetto vegetale
MASdogui
che è stata creata nel 1995 da Dominique
Massad, Pronipote di Pierre Guillot, famoso allevatore
di rose di Lione, che è stato colui che per primo ha
creato l'ibrido di tea nel 1867.
Roseraies Pierre
Guillot viene fondata
nel 1829 ed è
stata della famiglia Guillot da sei generazioni. Poi nel
2011 è stata venduta a Olivier Mathis.
Sonia Rykiel
(Parigi, 25 maggio 1930 – Parigi, 25 agosto
2016) a cui è stata dedicata questa rosa, è
stata una stilista e scrittrice francese. A
lei si deve la nascita del termine "démodé",
coniato nel 1976 concentrò la propria
produzione sulla lana, dandole la stessa
importanza riservavano a tessuti più
pregiati fu la prima stilista a produrre
capi in maglia stampati, a realizzare
maglioni di ogni foggia e misura e di ogni
colore, La produzione della stilista si
estese ad una linea di accessori, ad una di
profumi e ad una di cosmetica. Nel 1985 le
fu conferita la Legione d'onore.
Le rose Guillot® sono
rose robuste e profumate come le antiche, ma con
la rifiorenza e la ricchezza di colori delle
rose moderne appartengono a una categoria di
rose cosiddetta “Generosa”. L’eccezionale
vigoria di cui sono dotate, le rendono rustiche
e resistenti alle patologie e alle avversità
climatiche come poche rose sanno essere.
Sono caratterizzate da fiori di medio-grandi
dimensioni, riuniti generalmente in mazzetti e
profumo intenso,
inebriante con raffinatezza fruttata di pera,
banana, miele. |
Sonia Rykiel®
è una rosa
Guillot®
a cespuglio, floribunda, molto vigorosa,
rifiorente e resistente alle malattie, assume un
portamento eretto con rami lunghi che tendono a ricadere
sotto il peso dei grandi fiori profumatissimi. premiata
rosa di AJJH 2020.
|
Nel giugno 2022
dal
vivaio di Annalisa Glorio di Diano San Pietro, ho
acquistato la rosa
M.me (Madame)
Antoine
Meilland
conosciuta come Peace nei paesi di lingua
inglese, Gloria Dei in Germania e Gioia in
Italia. Per la sua storia non potevo non averla, infatti
è una delle varietà di rose ibrido di tea
tetraploide
(4 coppie di cromosomi)
più coltivate e conosciute di tutti i tempi
ottenuta in Francia nel 1935
da Francis Meilland che la dedicò a sua madre, nata
Claudia Dubreuil, produce
fiori di colore giallo canarino bordato rosa, ha
foglie verdi brillante, ha
rappresentato un nuovo traguardo orticolturale e una
pietra di paragone all’interno di questa classe. Oltre a
essere considerata una ‘prima rosa’ del suo tipo, è
anche strettamente collegata a vicende storiche
internazionali. Di fronte alla minaccia dell’invasione
tedesca della Francia, “M.me Antoine Meilland” fu messa
in salvo e spedita dal suo ibridatore Francis Meilland
anche negli Stati Uniti.
La rosa fu presentata al pubblico degli
Stati Uniti il 29 aprile 1945 dal suo
introduttore, Robert Pyle della Conard-Pyle
Co. lo stesso giorno è caduta Berlino ed è
quindi la data che segna ufficialmente la
fine della seconda guerra mondiale in
Europa. Nello stesso anno, l' 8
maggio, a San
Francisco,
col nome di “Peace” pace,
fu data in dono, all’apertura dei
lavori,
ai 49 delegati che si riunirono per fondare
l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
accompagnate da un biglietto che recitava:
"Questa
è la rosa 'Peace' che è stata nominata alla
mostra della Pacific Rose Society a
Pasadena il giorno della caduta di Berlino.
Ci auguriamo che la "Pace" influenzi gli
uomini per la pace nel mondo." Dr. RC
Allen, Presidente dell'ARS
E’ la rosa più coltivata e famosa al mondo
(esiste anche come rosa rampicante o a
cespuglio, grandifiori e floribunde),
ha ottenuto l'AARS (All-America Rose
Selections) : il più alto riconoscimento
negli USA.
Dgli anni '50
da questa rosa sono stati ottenuti circa 400
discendenti.
Purtroppo, probabilmente a causa dei tempi
bui in cui viviamo, dove in ogni angolo del
Pianeta ci sono guerre, oppure, più
prosaicamente, perchè il luogo in cui l'ho
collocata non era proprio il più felice, non
ha passato l'inverno 2023. Per ora, non
avendo uno spazio più consono, non la
sostituirò e entra al primo posto nell'elenco delle rose
che vorrei. |
Ho anche
piantato due rose canine
raccolte lungo le strade. Della trentina di specie
censite ne ho scelto una con fiori bianchi che tende ad
essere rampicante, creando cespugli e una con fiori di
uno splendido rosa, che tende ad essere più tappezzante.
Il nome
"canina" fu assegnato da Plinio il Vecchio che
narrava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia
contratta a seguito del morso di un cane, con un decotto
di radici di questa rosa.
È l'antenata delle rose coltivate, quella di partenza
per le varietà oggi
conosciute nate dall’ibridazione con quelle giapponesi e
dell’estremo oriente
|
|
Una
cara amica dal
vivaio di Annalisa Glorio di Diano San Pietro, ha
acquistato nel giugno 2020 la rosa
Belle Epoque Sunflor®
Nome registrazione CHRiscinn 1994,
ibridatore
Jack E. Christensen (1949–2021) è stato un pluripremiato
ibridatore di rose, americano, scrittore di giardini e
insegnante di scienze. Ha sviluppato più di 80 varietà
di rose durante la sua carriera presso l’Armstrong
Nurseries nel sud della California. È il più giovane che
abbia mai sviluppato una rosa premiata All-American
Rose.
La rosa Belle Epoque è una rosa
floribunda grandi fiori moderna, in versione a cespuglio
e rampicante, come quella delle immagini, dalla
vegetazione folta e compatta, fogliame verde lucido dal
quale emergono fiori eleganti e doppi. Il colore è molto
particolare, dal suo cuore salmone aranciato, spiccano
tonalità di rosa sempre più intenso verso il margine dei
petali.
|
LE ROSE CHE VORREI
Non ho più spazio nel
giardino, considerando che ho iniziato tardi
a coltivare rose direi che sono riuscito ad
averne alcune molto importanti e
significative nella storia di questo fiore.
Cosa mi piacerebbe ancora avere? Ovvero, da
quali rose consiglierei di iniziare? La
prima è certamente La France, il
primo ibrido di tea realizzato da
nel 1867 dal vivaista ed ibridatore francese
Jean-Baptiste Guillot e, di seguito l’unica
rosa che ha tutta la struttura di rosa
gialla
è la rosa pernettiana
H.T.
Souvenir de Claudius Pernet
che
Joseph Pernet-Ducher nel 1920 dedicò al
figlio morto nella prima guerra mondiale.
Mi piacerebbe avere alcune rose di
ibridatori italiani storici come la
pluripremiata
Signora Piero Puricelli
(anche se ne
ho una che ci assomiglia molto, ma non ho
certificazioni in merito) creata da Domenico
Aicardi nel
1936
dedicata alla moglie di Piero Puricelli
(1883/1951), che fu l'ingegnere "inventore
delle autostrade", progettista nel 1921
dell'autostrada Milano - Laghi. altre due
rose di Domenico Aicardi che non dovrebbero
mancare sono
Eterna Giovinezza
creata nel
1937 e
Gloria di Roma
del 1937.
Una importantissima rosa creata nel 1961 da
uno degli
allievi di Domenico Aicardi Quinto
Mansuino sempre di Sanremo, è
Purezza di Mansuino, un ibrido di
Banksia, è
una sarmentosa velocissima, che raggiunge i
6 metri di altezza, con una profusione di
fiori semidoppi.
Avendoci spazio ci sarebbe un'altra rosa che
mi piacerebbe avere, di un sanremese,
Antonio Marchese,
Rosa Mystica
che ha vinto un
importante riconoscimento in Vaticano.
Logicamente non avendo foto mie, chi volesse
vederle può cercare su internet. |
Il termine Rosa deriva dal
sanscrito da cui ha avuto origine sia il vocabolo greco
rodon che quello latino
rosa.
Ci sono
caratteristiche positive, e altre
negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
La grande varietà di rose disponibili è
dovuta alla semplicità con cui specie
diverse di rose possono incrociasi tra loro
(ibridazione) sia in modo naturale sia in
modo “forzato” generando una varietà
infinita di discendenti; il
porta innesto più usato in Liguria è la rosa
canina.
In generale, si
considerano tre grandi gruppi di rose:
rose specie o botaniche (rose di
derivazione selvatica) e relativi ibridi,
rose antiche e
rose moderne.
ROSE SPECIE O BOTANICHE
Le rose specie o botaniche
dette anche selvatiche
sono in genere grandi rampicanti o rose
arbustive a fiore singolo, piatto a cinque
petali, quasi sempre non profumato a
fioritura unica, che
fiorisce in tarda primavera o inizio estate,
seguito da un abbondante produzione di
meravigliose bacche. Sono le rose spontanee
che crescono endemiche del solo
emisfero settentrionale del pianeta, si
adattano al clima torrido come a quello
freddo e ad ambienti diversi dai luoghi di
origine, sono resistenti alle più diffuse
patologie delle quali sono praticamente
immuni. Se ne conoscono 150-200 tra specie e
loro primi ibridi naturali, solo poche di
queste sono state usate per creare le
migliaia i rose esistenti tra antiche e
moderne.
Le rose botaniche sono le rose originarie, i
capostipiti.
Nel mondo Romano si faceva uso di Rosa
canina endemica, R. gallica e R. moschata.
Furono proprio
i romani a dare vita alla tecnica
dell’innesto e della forzatura con la
realizzazione di serre, svincolandosi così
dall’ importazioni dall’Egitto che teneva
alti i prezzi.
Nel
XVI secolo grazie al Rinascimento
italiano l’arte del giardino assume sempre
più importanza e in questo contesto
cominciano ad essere coltivate all’interno
dei giardini, in spazi dedicati, rose
botaniche come la
R. canina e
la R. moschata
e alcune rose
antiche come la Alba e la Damascena. Ne
fanno fede le prime illustrazioni botaniche
che cominciariarono ad apparire in quel
periodo.
Alla fine del XVI secolo i giardinieri
olandesi immisero sul mercato circa 200
cultivar di rose Centifolia ottenute da
seme. Il fatto è significativo perché
dimostra come l’interesse nei confronti
della rosa stesse aumentando, confermato
anche dalle innumerevoli nature morte
fiamminghe e olandesi di quel periodo che
ebbero la rosa Centifolia come protagonista.
ROSSE ANTICHE
Le rose antiche
nacquero nel 1750 quando, con l’importazione
di una rosa a fioritura prolungata,
la R. chinensis
il mondo delle Rose subì una profonda
trasformazione,
le
rose utilizzate fino a quel tempo fiorivano
una sola volta all’anno, il lavoro dei
botanici ibridatori riuscì a conferire alle
rose fino ad allora utilizzate, con l'unione
di queste rose, la fioritura continua e una
maggiore resistenza.
Sono caratterizzate dai forti profumi che le
contraddistinguono rispetto agli ibridi
moderni. Si dividono in due gruppi, quelle
che hanno una sola fioritura e le
rifiorenti.
Le rose antiche vere e proprie hanno una
sola fioritura e questa avviene
anticipatamente rispetto alle rose moderne
(periodo marzo-luglio). In autunno, le rose
antiche assumono colori variegati sia nel
fogliame, che nelle bacche. Sono
generalmente piante resistenti, immuni dalle
malattie e di dimensioni piuttosto grandi.
ROSE MODERNE
La prima rosa ibrido di tea è
La France,
venne realizzata nel 1867 dal vivaista ed
ibridatore Jean-Baptiste Guillot, che
incrociò le rose arbustive europee poco
rifiorenti, con quelle cinesi che fiorivano
fino al tardo autunno.
Dovrebbe essere
il risultato di
un incrocio tra un cespuglio di "Madame
Victor Verdier" che è una rosa
di
un gruppo risultante dai principali gruppi
di antiche rose europee (Galliques,
Centipholi, Damasco e Bourbons) denominato
“rose ibride perpetue”
e un cespuglio di rose da tè, "Madame Bravy"
o "Madame Falcot", ma non c’è una
documentazione a proposito.
Questa affascinante rosa copre un ruolo
fondamentale nella evoluzione del genere
rosa, con lei si delinea concettualmente il
confine tra rose antiche e rose moderne;
tutte le rose che saranno create da questa
data in poi saranno classificate come ibridi
moderni.
La France
ha
il fiore centralmente appuntito in boccio
apre con un diametro di 9 cm circa con 60
petali e più in una forma piena e ampia. Di
colore rosa argentato luminoso con la pagina
inferiore più marcata con riflessi lilla. I
fiori appaiono solitari o raggruppati a tre.
Il fogliame è di un bel verde brillante. E’
una pianta sana, forte, molto rifiorente dal
portamento aggraziato e pieno, mai troppo
legnoso.
Gli ibridi di tea in origine avevano solo
colorazioni bianco, rosso e rosa, introdusse
il giallo
Joseph Pernet-Ducher (1859-1928) che era un
coltivatore e ibridatore francese, nato
vicino a Lione, figlio di coltivatori, nel
1879 iniziò il suo apprendistato nel settore
rose d'allevamento con il vivaio Ducher di
Lione. Nel 1882, sposò Marie Ducher, figlia
del proprietario, e conseguentemente adottò
il nome di "Pernet-Ducher" per indicare il
nuovo connubio. E' il periodo in cui sono
appena apparse le "ibridi di tè", questa
nuova classe di rose che propone la
rifiorenza e una vasta gamma di colori.
Manca però ancora il giallo puro.
Dopo diversi anni di sperimentazioni, in cui
fu utilizzata la "Rosa foetida persiana",
Joseph Pernet-Ducher riuscì a introdurre il
giallo nelle nuove rose da giardino con
"Soleil d'Or" del 1900; i suoi ottenimenti,
del tutto peculiari come "Rayon d'Or"
(1910), si chiamarono "hybrides de lutea",
poi "hybrides de thé pernetianae" e, infine,
più semplicemente "Pernetianae".
L’unica rosa che ha tutta la struttura di
rosa gialla è la rosa pernettiana H.T.
Souvenir de Claudius Pernet che
Pernet nel 1920 dedicò al figlio morto nella
prima guerra mondiale.
Rosa è il colore originale atavico.
Il giallo puro non esiste nelle rose ed è
dominato dal rosso e dal bianco essendo
recessivo rispetto a loro, per ottenerlo bisogna
ricorrere a più incroci.
Rosso incrociato col giallo da degli ottimi
rosa, ma un buon rosso deriva dall’incrocio con
altri colori.
Il magenta (violaceo paonazzo) è un colore
dominante ed è presente in quasi tutti gli altri
colori nelle rose: tende a riaffiorare ma è un
flagello perché toglie vivacità e brillantezza
essendo opaco e smorto.
Il bianco è difficile da ottenere perché è un
carattere recessivo
|
Intanto Jean-Baptiste Guillot Attraverso un
intenso lavoro sulla Rosa multiflora di
origine giapponese ha creato “Mignonette” e
“Pequerette”, rosai rifiorenti a cespuglio
caratterizzati da fiori copiosi, minuti e
semidoppi, riuniti in mazzetti.
Questi
piccoli arbusti
nei primi del novecento
hanno dato vita ad un gruppo
di rose chiamate in un primo momento Polypom
e successivamente Nane Polyantha,
dette Polyantha
Pompons perchè erano piante piccole con e rose in miniatura e
vennero chiamate "rose delle fate" o
"lillipuziane".
In seguito l'ibridatore
danese Svend Poulsen riuscì ad ottenere,
ibridandole ulteriormente con delle rose
tea,
gli ibridi di Polyantha,
che per maggior chiarezza ed in onore della
straordinaria fioritura vennero
definitivamente chiamati Floribunda.
Le rose floribunde,sono rose a
cespuglio rifiorenti con fiori a grandi
mazzi di media grandezza, dotati di
un’ottima capacità di rifiorire. Come
appena descritto, n
origine vennero chiamate Rose Polyantha
ibride e in ultimo floribunde. hanno un’altezza variabile a
seconda del cultivar e può variare fra i
40-50 centimetri ed il metro e mezzo. Per
motivi estetici e colturali, le floribunde
vengono tenute ad un’altezza uniforme di 50
centimetri nelle aiuole, nelle siepi e nelle
bordure, specialmente quando specie diverse
vengono accostate negli stessi spazi.
Per prima cosa ci si deve ricordare di
potare in maniera corta i rami più vigorosi,
mentre i rami che hanno più di un anno di
vita vanno tagliati a metà della lunghezza.
Seguendo questo schema di potatura dal terzo
anno in poi si avranno dei cespugli dotati
di rami più giovani corti che fioriranno nei
primi mesi di primavera e rami più vecchi
corti che fioriranno nei mesi più inoltrati
della bella stagione.
In poco tempo le Floribunda divennero molto
popolari, seconde solo agli ibridi Tea,
rispetto alle quali si sono dimostrate più
versatili, più facili da ambientare in
giardino grazie alla forma arbustiva più
armoniosa.
Insieme agli Ibridi di Tea, le rose
floribunda costituiscono il gruppo di rose
più ibridate e coltivate nel mondo.
Nel 1954 fu creata
dal genetista
americano Walter Edward Lammerts
la classe delle
rose Grandiflora
(grandi
fiori)
dall’ibridazione tra Floradora, che è una
rosa tea rosa scuro e Charlotte Armstrong,
che è una rosa del tipo floribunda con un
mix di arancia. Fu chiamata
'Queen Elizabeth
perchè l'anno prima è avvenuta
l'incoronazione della Regina Elisabetta
'. Il Dr.
Lammerts tra il
1940 e il 1981 ha creato 46 varietà di rose.
Il mondo dei rosaisti anglosassoni, com'era
stato restio ad accettare "La France" quale
espressione di una nuova tipologia di rose,
ricusò decisamente il termine Pernetianae
utilizzato ancora oggi. Le Pernetiane,
attualmente classificate come HT, sono
particolarmente affascinanti per il colore
dei getti e delle foglie, oltre che per la
leggiadria dei fiori, anche se trovano
qualche limite nella sensibilità alla
ticchiolatura.
Con il tempo Le ibridazioni sono proseguite
a ritmo intenso e ciò ha portato a centinaia
di moderni ibridi di tea difficili da
riconoscere. Un ibrido di tea recente è
infatti frutto del passaggio di diverse
ibridazioni che rendono difficoltoso
individuare delle caratteristiche univoche e
precise.
Le rose a fiore singolo sono diploidi (14
cromosomi: 7 dalla madre, 7 dal padre) quelli a
fiore doppio o multiplo tetraploidi, (molte
coppie di cromosomi). Per ottenere i fiori
multipli si sono forzati gli organi riproduttivi
a trasformarsi in petali, si è creata una
mostruosità naturalistica. Gli ibridi essendo
creati dall’unione tra rose diploidi e
tetraploidi, non hanno corrispondenza nel numero
di cromosomi, quindi sono sterili e si chiamano
triploidi.Teoricamente
i caratteri dovrebbero essere trasmessi dai
genitori nello steso modo secondo le leggi di
Mendel, ma alcuni ibridatori ritengono che la
femmina influenza la pianta il maschio il fiore
ed in particolare il suo colore, se ciò fosse
vero sarebbe a causa del fatto che nel risultato
finale di una ibridazione, non c’è
corrispondenza col numero di cromosomi. |
Le rose ibride di tea hanno fiori grandi, di
forma gradevole e con un diametro di oltre
quindici centimetri, che sbocciano
singolarmente su steli spinosi, robusti e
molto lunghi. Questi portano ognuno circa
sette foglioline di un colore verde lucido.
Le stesse sono lievemente sfumate di rosso
da giovani. I boccioli sono di forma conica
e permettono il taglio anche quando sono
chiusi. Il taglio è favorito dallo stelo
alto e robusto. Questa operazione non
danneggia, dunque, i boccioli, che possono
essere regalati ancor prima di sbocciare
senza subire alcun danno. Le rose ibride di
tea, specie quelle più recenti, sono anche
intensamente profumate.
I colori degli ibridi di tea sono sì vari,
ma simili a quelli di molte altre rose.
L’unica distinzione tra ibridi di tea e
altri è nella forma e nelle dimensioni dei
fiori e dello stelo. Le rose ibride di tea
vengono realizzate con tutte le varietà di
colori disponibili, a esclusione del blu,
che viene di solito aggiunto tramite
colorazioni artificiali.
Per comodità di scelta a seconda degli
impieghi si differenziano in:
Rose cespuglio che sono quelle a
grandi fiori su singolo stelo, sono
generalmente caratterizzate da portamento
eretto, sono spesso dotate di profumo
inebriante e intenso che le rende
particolarmente adatte al fiore reciso;
Rose
rampicanti sono rosai robusti,
vigorosi, molto rifiorenti e generalmente
richiedono scarsa manutenzione, sono molto
utilizzati per ricoprire pareti e pergolati,
regalando una fioritura duratura con colori
eccezionali;
Rose
coprisuolo o tappezzanti sono
generalmente caratterizzate da portamento
cespuglioso, che talvolta può anche assumere
aspetto ricadente e da fiori di piccole
dimensioni, riuniti in mazzetti, sono molto
rustiche e dotate di buona vigoria e
sviluppo;
Rose
paesaggistiche sono piante
robuste, molto rifiorenti, adatte alla
maggior parte dei climi e richiedono scarsa
manutenzione, inoltre nei mesi invernali, se
non si recidono le ultime fioriture, si
ricopre di bacche, caratteristica che le
rende molto ornamentali. |
I fusti delle rose sono ricoperti di spine acuminate,
che hanno la funzione di ancoraggio, che consente alle
rose di arrampicarsi e crescere in altezza, questa
caratteristica contraddistingue le piante che devono
preservare i germogli dalle incursioni degli animali
erbivori;
lo sviluppo del profumo e del colore hanno la finalità
di attrarre gli insetti impollinatori.
Le rose
incarnano
una delle costanti matematiche più antiche e segreto dell'armonia
della natura: il
numero aureo
e sezione aurea.
La
Rosa presenta foglie composte da 5 fino ad 11
foglioline provviste di margini dentati semplici o doppi
di colore verde più o meno scuro provviste di peli a
seconda della specie, la larghezza delle foglie è la
sezione aurea della lunghezza.
I fiori sono solitari e
riuniti in infiorescenze a corimbo (i fiori, pur avendo
differenti punti di inserzione, terminano tutti alla
stessa altezza). Il numero dei petali varia a seconda
della specie, ma rispetta la
successione di Fibonacci il
segreto dell'armonia della natura:
la Rosa
Canina,
la prima rosa ad apparire sulla terra
e le varietà di rosa
cosiddette "antiche" ne hanno 5,
34 le Rose
più comuni, fino ad
arrivare alle rose moderne che con le forzature
genetiche arrivano a 55/89 petali, disposti a spirale
perfetta, la spirale aurea, intorno al suo nucleo, con
questi
ibridi si sono ottenuti petali di rosa che
possono essere rossi, bianchi, gialli, fucsia,
screziati, panna e profumazioni più intense.
Il colore
dei petali è dato dalla presenza di antocianine
(E163 nella codifica europea degli additivi alimentari)
che
sono un gruppo specifico
flavonoidi
che sono pigmenti vegetali idrosolubili presenti in
molte piante, indispensabili per attirare gli
impollinatori, che assumono colore diverso, rosso,
azzurro o violetto, a seconda della reazione (acida,
alcalina o neutra) dei liquidi cellulari in cui sono
disciolti e dalla formazione di sali con metalli pesanti
presenti nei tessuti, si
accumulano nei vacuoli
che sono delle vescicole delimitate da una membrana
racchiudente una soluzione acquosa.
In tutte le rose i fiori sono
ermafroditi, hanno cioè sia gli organi maschili che
quelli femminili. Gli organi maschili si chiamano
stami, sono formati da un filamento con
all'apice una vaschetta a due logge, detta antera,
che contiene il polline. L'organo femminile,
gineceo,
è composto dai pistilli che all'apice hanno lo
stigma, leggermente ingrossato, che attrae e
trattiene il polline lo stilo che è il filamento
che lo collega all'ovaio che è un rigonfiamento
che contiene l'ovulo. Il
profumo è determinato da più di 400 composti volatili.
Il
calice è costituito da 5
sepali (foglie modificate).
Il frutto chiamato
cinorrodo è formato dall'ingrossamento del ricettacolo
ed i semi maturano all'interno (detti acheni, di colore
giallo o marrone). Il cinorrodo può essere più o meno
grosso a seconda della specie allungato, carnoso,
variamente colorato e costituisci un ottimo elemento
decorativo.
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
CONCIMAZIONE ROSE
Novembre-dicembre bisogna usare concime
organico (letame maturo) per apportare azoto
e cenere. Alla ripresa vegetativa ancora
azoto (macerato d’ortica) per favorire il
risveglio vegetativo e
per costruire i nuovi tessuti, ma troppo
azoto può causare lo sviluppo di un numero
eccessivo di getti, rendono la pianta debole
a discapito della fioritura e i
fiori durerebbero poco.
In primavera quando la pianta inizia a
gettare, serve fosforo per rinforzare le
giunzioni, i germogli,
ad irrobustire i fusti, a fornire l’apporto
necessario allo sviluppo dei fiori e
potassio per rinforzare le radici (cenere e
macerato di buccia di banana).
Solo se calano il numero di foglie e
aumentano troppo i boccioli dare di nuovo
azoto.
Produzione (fiori e semi) richiede fosforo
Acido fosforico nelle farina d’ossa, non fa
male si può abbondare, se le foglie
diventano clorotiche un po’ di solfato di
ferro. Azoto belle foglie potassio bei
steli.
Le concimazioni liquide non devono mai
effettuarsi quando le piante hanno sete o a
terreno asciutto.
Le rose si possono pacciamare , ma dopo
maggio.
Sostanze utili alla rosa
Azoto (N):
stimola la crescita dei rami e delle foglie.
Troppo azoto rende le piante poco resistenti
alle malattie e alla siccità; la carenza
rende la crescita debole, colore delle
foglie verde-giallo, spesso con toni di
rosso, le foglie e i fiori sono piccoli.
Fosforo (P):
favorisce la fioritura e aumenta il profumo.
Un eccesso provoca clorosi e inibisce
l’assunzione di altri elementi; la
carenza determina una crescita stentata,
foglie di colore verde scuro, pochi fiori e
ridotto apparato radicale.
Potassio (K):
insieme all’acido fosforico irrobustisce la
pianta favorendone l’intensità del colore
del fiore; con la carenza le punte e gli
orli delle foglie diventano marroni, gli
steli e i boccioli si colorano da marrone a
nero, i boccioli si piegano, appassiscono e
muoiono. Le rose rosse virano in rosso
chiaro slavato.
Calcio (Ca):
in giusta misura favorisce la crescita in
generale e l’attività microbiotica del
terreno, in eccesso blocca l’assunzione del
ferro e in genere rende poco solubili le
sostanze nutritive la carenza determina che
le foglie diventano gialle e la crescita
della piante risulta stentata.
Magnesio (Mg):
è necessario alle rose e in genere favorisce
la crescita, nei terreni argillosi si trova
poco magnesio; con la carenza le foglie
diventano più chiare fra le nervature e più
tardi presentano zone necrotiche, cascano
prima del tempo. Le rose rosse hanno i fiori
chiari e slavati.
Micro-elementi:
una serie di microelementi sono necessari
alle rose, ma normalmente si trovano già nel
terreno. |
I rami
che partono dal piede sono i principali, da questi i
laterali poi i sub-laterali.
La
potatura delle
rose corregge, la forma della chioma, stimola la
vegetazione e la fioritura.
Leggo
che per
ottenere buoni risultati, le rose andrebbero potate in
tardo inverno, quando la caduta delle foglie è
completata e non è ancora iniziata l’emissione dei nuovi
germogli ovvero
l'epoca migliore della potatura e da meta febbraio al 20
marzo, in ogni caso non in mesi freddi
questo per evitare che l’intervento possa sottoporre la
pianta al freddo molto rigido quando la ferita dovuta al
taglio non è ancora ben essiccata,
magari a novembre limitarsi ad accorciare di 1/3 i rami
troppo lunghi. Io, anche per
motivi pratici, poto a novembre, più verso la fine, dopo
l'ultima fioritura, a fine inverno faccio una
rifinitura, a metà marzo ci sono già i germogli, magari
un pò prima si possono controllare per non lasciarne
troppi.
Leggendo nei forum, molti si comportano così e hanno
risultati soddisfacenti, come ho io, anche se è un
rischio perchè,
se dopo la potatura arriva
un periodo di clima tiepido tendono a crescere nuovi
getti, in caso di successive basse temperature è facile
che possano gelare danneggiando la pianta.
Comunque è meglio una potatura precoce che tardiva: è
opportuno non posticipare troppo l’operazione.
Prima di iniziare le operazioni di
potatura bisogna ricordare che le rose sarmentose, la
quasi generalità delle rose botaniche ed alcune delle
vecchie rose, fioriscono sui rami prodotti gli anni
precedenti; gli ibridi di rosa tea, producono fiori sui
rami nuovi dell’anno, quindi solo ques'ultime traggono
giovamento dalla potatura corta.
I
rami malati e più vecchi vanno eliminati alla base
per favorire lo sviluppo di quelli più vigorosi. Poi si
asportano i rami spezzati e quelli che
s'incrociano eliminando quelli deboli che si dirigono
verso il centro del cespuglio, in genere si lasciano 4-8
steli.
Non
appena compaiono, occorre togliere
i ricacci dal selvatico, cioè quei rami che
crescono sotto il punto d'innesto,
i succhioni potrebbero generarsi anche dalle radici,
cercare l’origine e toglierli,
sono riconoscibili perchè diversi dal resto della pianta
per forma, colore e anche per i fiori. N.B. Le rose
ottenute da talea non producono ricacci selvatici.
I succhioni che nascono sopra l’innesto possono essere
accorciati sopra una gemma ed essere utili per la
rigenerazione della pianta.
I
tagli di potatura
vanno portati con un angolo di 45°,
devono essere netti, puliti e fatti circa 1 cm sopra
della seconda/terza gemma, o un nodo, utilizzando
attrezzi disinfettati e con lame bene affilate. I tagli
lontani da gemme o nodi, generano antiestetici mozziconi
legnosi, che la pianta stessa deve in seguito escludere
dal passaggio linfatico, e difendere da saprofiti e
parassiti. La sezione di taglio deve essere inclinata
per favorire lo scorrimento dell’acqua dalla parte
opposta alla gemma. Scegliete una gemma che sia
rivolta verso l’esterno, questo favorirà lo
sviluppo armonico del cespo. Quando si asporta
completamente una branca il taglio va praticato a filo
di ramo.
Negli ibridi di tea bisogna accorciare i rami dell'anno
(prodotti nella stagione precedente) a 2–3 gemme o a
seconda della vigoria, più un ramo è vigoroso più deve
essere lasciato lungo (4–5 gemme), e che questa regola
vale per i rami più corti all'apice dei rami portanti,
ma non per quelli nuovi che partono dal basso o da metà
e che possono costituire nuovi rami portanti. In
pratica, i nuovi getti lunghi e vigorosi si devono
mantenere all'altezza della pianta. Le gemme rivolte
verso l’esterno della pianta, producono i fiori più
grandi e appariscenti e sì ottiene uno sviluppo rivolto
verso l’esterno.
le floribunde
richiedono potature
moderate: i rami si accorciano di un terzo, quelli
vecchi, malati o malformati, vanno eliminati.
E' necessario potare in maniera corta i rami più
vigorosi, mentre i rami che hanno oltre un anno di vita
vanno tagliati a metà della lunghezza. In questo modo,
si avranno dei cespugli di rose dotati di rami più
giovani corti che fioriranno nei primi mesi di primavera
e rami più vecchi corti che vedremo fiorire nei mesi più
inoltrati della bella stagione.
Le sarmentose,
botaniche e le rose antiche
fioriscono
sui rami anni precedenti, quindi leggera.
Riassumendo:
HT pochi occhi e legno giovane, rose cespuglio potatura:
2-3 occhi corta 3-5 media oltre 6 lunga, rampicante
corta 1,5 mt lunga oltre.
maggiore potatura
= fiori più grandi; minore potatura = più fiori ma più
piccoli
Dopo la prima fioritura si fa la
potatura estiva che
consiste nel rimuovere i fiori appassiti prima che si
formino i frutti (cinorrodi), che indeboliscono la
pianta e impediscono la formazione di una eventuale
seconda fioritura stagionale quindi è utile a far
rifiorire la pianta, si
ripulisce la pianta dai rami secchi e rotti, si
asportano i brindilli, si possono accorciare gli steli
che hanno fiorito.
Con l’inizio della
stagione autunnale la prima cosa fare, in vista
della potatura, è liberare le piante da eventuali
rami e fiori secchi, senza aspettare
l’operazione di potatura.
Le maggiori difficoltà per la
coltivazione sono dovute al fatto che è una specie
particolarmente soggetta ad attacchi dei più svariati
parassiti pertanto, contrariamente a quanto avviene con
le altre piante dove si interviene alla comparsa dei
sintomi, in questo caso è necessario fare delle terapie
preventive.
Malattie, funghi, parassiti vari
La
principale malattia della rosa
(almeno delle mie) è la
Ticchiolatura Della Rosa detta
macchia nera, che è
una malattia fungina che si manifesta con
tempo piovoso caldo-umido estivo;
l'agente causale è
Diplocarpon rosae (forma sessuata); Marssonina
rosae (forma asessuata), i sintomi sono la comparsa
sulle foglie di macchie nerastre dai contorni
irregolari
circondate da tessuti clorotici; successivamente le
foglie colpite cadono (filloptosi).
Questi funghi si propagano rapidamente da una
pianta all'altra, è quindi bene intervenire rapidamente
non appena si notano i sintomi, per preservare le piante
ancora sane; sopravvive all'inverno, come spora, nelle
foglie che cadono in terra.
E' importante raccogliere ed
eliminare le foglie colpite e cadute a
terra
perché
rappresentano la fonte di ulteriori infezioni.
La soluzione più usata è il
trattamento con poltiglia bordolese, da effettuarsi in
fase di riposo vegetativo perchè dopo può
compromettere la fioritura. Durante la fase vegetativa
si possono preparare infusi o decotti a base di equiseto
o il classico
macerato di ortica, efficaci anche contro la
peronospora, altro pericoloso fungo che attacca le
coltivazioni.
da addizionare con
il sapone di Marsiglia, rimedio da opporre anche a
insetti, afidi, pidocchi, acari, bruchetti vari sotto
forma di larve defogliatrici da irrorare sulla
pianta nelle ore non assolate.
Ho avuto anche qualche problema con
l'oidio (Oidium) altra malattia causata da un
fungo
che può essere un
Sphaerotheca pannosa
varietà rosa
o un
Oidium leucoconium,
è chiamata volgarmente mal bianco perchè ricopre con una
patina biancastra le foglie, le condizioni climatiche di
caldo umido con piogge frequenti,
rugiade persistenti, sbalzi di temperatura
ne favoriscono l'insorgere, molto repentino. Si combatte
con irrorazioni di preparati a base di zolfo.
Altra malattia la
ruggine delle rose
causata sempre dia un fungo il
Phragmidium subcorticium
si manifesta con macchie sulla pagina inferiore della
foglia rimedio solfato di rame tramite poltiglia
bordolese, anche zolfo.
PROFILASSI
MALATTIE.
In autunno non serve nulla, le malattie perdono
virulenza.
Durante
il periodo di riposo usare la
poltiglia bordolese
per disinfettare bene i tronchi; prima della ripresa
vegetativa ultima potatura e irrorare, poi dare 2-3
applicazioni ogni 20-30 gg.
Zolfo
la prima applicazione appena si formano le nuove foglie
poi ogni 10-15 gg e dopo pioggia. Al primo accenno di
oidio
zolfo!
che si diffonde rapidamente e si perde tutta l'uva e
colpisce anche le verdure.
Dopo i funghi c'è il problema
degli insetti, i coleotteri
sono golosi dei boccioli, in particolare quello che
sembra essere il più dannoso è la Cetonia
(Cetonia aurata) il maggiolino verde che
rosicchia i boccioli, non solo delle rose, rovinando la
fioritura o addirittura impedendola facendolo cadere il
bocciolo prima che riesca a sviluppare i petali.
Poi
ci sono gli afidi
delle rose che sono
insetti di piccolissime dimensioni, quello della foto è
il
Macrosiphum rosae
è il tipico "pidocchio" della Rosa; è diffuso ovunque,
sia nelle coltivazioni intensive che nei giardini e
parchi. Questi Afidi di colore rosato
o verdastro, possono
essere attere o alate. Normalmente vivono in colonie,
soprattutto sui giovani germogli e sui boccioli fiorali
ancora chiusi. Il danno è determinato dalle punture
per nutrirsi della linfa che
provocano deformazione dei germogli, con arresto
del loro sviluppo e
deformazione dei boccioli fiorali che non si aprono,
oppure fioriscono in modo irregolare.
Inoltre questo Afide produce abbondante melata che,
essendo zuccherina, favorisce il proliferare dei funghi
e piace molto alle formiche, che quindi ne promuovono la
diffusione, inoltre imbratta la vegetazione,
provocando sia conseguenze indirette (ustioni, asfissia,
instaurazione di fumaggini) sia una deturpazione delle
piante e dei fiori, con conseguenti
danni estetici e funzionali.
Ne esistono anche
altri: Myzaphis rosarum, Wahlgreniella nervata,
Rhodobium porosum, Metopolophium dirhodum, Chaetosiphon
tetrarhodum
e Maculolachnus submacula.
Per contenerne la diffusione,
fortunatamente ci sono le
coccinelle, che sono carnivori
e aiutano nella lotta impari contro questi parassiti, ma
se da sole non bastano e l’infestazione è eccessiva si
può far macerare un po’ di tabacco in acqua per qualche
giorno, poi si filtra, si aggiunge un po’ di aceto e
sapone di Marsiglia, si porta a volume e si irrorano
i germogli.
Volendo conservare un fiore secco,
come farlo seccare? Bisogna
posizionala a testa in giù, in una zona calda, asciutta
e ventilata e lasciarla così per qualche giorno, una
settimana dovrebbe bastare. Trascorsa la settimana
necessaria, spruzzatela generosamente con della lacca
per capelli, legando il bocciolo con del filo per tenere
uniti i petali, poi quando la lacca sarà completamente
asciutta tagliare il filo.
Rose recise, bisogna raccoglierle nel tardo pomeriggio,
si conservano di più dopo le prime ore pomeridiane
l’elaborazione dello zucchero e dell’amido
rallenta e le parti aeree ne contengono maggiori
quantità. Al mattino hanno meno sostanze nutritive
perché una parte dell’amido nella notte diventa solubile
ed emigra verso le radici.
Cercando notizie sulle rose, ho trovato
diverse ricette io ho fatto questa:
mettere in un
mortaio
120 gr. petali
di rosa scegliendole tra le
più profumate, con 50 grammi di zucchero, 2 mandorle e
pestarli sino a ottenere una polvere fine. Mettere la
polvere ottenuta in un recipiente con la chiusura
ermetica e unire 1000 cc d’alcool e la buccia rimossa da
un limone tipo limoncello. Richiudere il recipiente e
fare riposare per 2 settimane
al buio, capovolgendolo almeno una volta al giorno.
Preparare lo sciroppo
con 1500 cc acqua e lo
zucchero rimanente (750 g) e lasciare raffreddare,
filtrare l'alcol, scolando bene i petali aggiungerlo
allo sciroppo imbottigliare e chiudere ermeticamente,
lasciare riposare ancora un paio di mesi:
in questo modo, l'aroma del
liquore sarà più intenso e corposo, ma bisogna usare le
rose che hanno un forte profumo, ad esempio gli ibridi
di tea non sono indicate. |