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Rosmarino Rosmarinus officinalis famiglia delle Lamiaceae; è l’unico  del Genere: Rosmarinus, ma ne esistono numerose varietà che si differenziano per la maggiore o minore aromaticità e per il portamento. Tra di essere il Prostratus’  che è molto utilizzata come pianta ornamentale perchè, come dici il nome stesso, ha un portamento prostrato, strisciante, a differenza del classico che può raggiungere i tre metri d’altezza. Pianta arbustiva perenne, ma sono mal tollerate temperature al di sotto di 10-15°C.  specialmente se la pianta ha già un certo numero di anni. Predilige terreni asciutti quindi va innaffiato poco facendo attenzione a non lasciare ristagni idrici.

Il nome fu coniato da Plinio: Ros marinus ovvero “rugiada del mare”. I Faraoni facevano deporre nelle camere funerarie rami di rosmarino perché li aiutassero a rientrare in vita; in Grecia e nell'antica Roma era impiegato nelle cerimonie religiose e nelle festività pubbliche. Nel medioevo serviva a salvaguardarsi da cattivi sogni, streghe, demoni e dalle loro malefiche influenze.  Nel XIV e XV secolo si bruciavano nelle case rami di rosmarino per combattere la peste, negli ospedali per purificare l’aria. Ha proprietà toniche, astringenti, espettoranti e facilita la sudorazione, infusi di questa pianta erano anticamente prescritti per curare diverse patologie: depressione, emicranie, spasmi muscolari, reumatismi, lividi, piaghe e ferite, gotta, mal di denti, calvizie.

Possiede una miscela di sostanze, fra i quali spicca l’acido rosmarinico, che fanno di questa pianta uno dei più potenti antiossidanti che si conoscono, contiene vitamine del gruppo B ed A; quando le foglioline di rosmarino sono fresche contengono in abbondanza la vitamina C che aiuta l’organismo a difendersi dagli agenti infettivi ed è anch’essa un forte antiossidante.

E’ anche una ricca fonte di minerali come ferro, potassio, calcio, manganese e magnesio.

La quantità di ferro che le sue verdi foglioline posseggono è davvero notevole ed è per la sua ricchezza di minerali che sin dall’antichità era apprezzata come un ottimo tonico e un notevole stimolante.

Il rosmarino non è una pianta esigente, va solo posta in zone riparate da eventuali venti freddi. Tagliare i rami morti o danneggiati; potarla in primavera, come regola generica partire dal basso e dei rami più vecchi lasciare circa 20 cm mentre dei rami giovani toglierne 1/3 della loro lunghezza, a metà altezza della pianta elimini poco meno di 1/2 ramo e in cima una spuntatina dei rami giovani. Se fosse molto folta allora eliminare anche delle branche interne lasciandone solo un 15 cm circa: la luce e il caldo così penetrano al suo interno e ne stimolano la ricacciata.

Il rosmarino, come la lavanda, se non potati ogni anno tendono a vuotarsi nel mezzo e diventare brutti e contorti e spogli. Se si potano drasticamente, almeno ogni due anni continuano ad essere stimolati a formare nuovi rami dall'interno formando un cespuglio fitto e pieno, con rami giovani da raccogliere e da utilizzare.

Cimarlo anche durante la stagione di crescita, tranne quando la pianta è in fiore. Tagliate i rami ad almeno 4-6 cm dalle estremità. Non sopporta potature drastiche che implicano il taglio delle porzioni legnose. I rami recisi che hanno del legno "vecchio" si possono usare per fare nuove piante per talea, mentre le punte giovani messe a seccare si utilizzano in cucina.

Il rosmarino si abbina perfettamente con le patate, soprattutto quelle cotte al forno a cui si aggiunge qualche rametto di rosmarino direttamente nella teglia in cui si preparano. In realtà questa erba si presta ad aromatizzare diversi piatti tra cui vellutate, minestre e zuppe a base di verdure di stagione Per quanto riguarda i legumi, il rosmarino si sposa bene in particolare con i ceci, provatene un po’ ad esempio sulla farinata di ceci, ma anche su arrosti e carni bianche. Molto usato nella dieta mediterranea, può aromatizzare anche carni, sughi, pizze e focacce, ma anche infusi, cocktail come il gin tonic e dolci come il castagnaccio e zuppe. E’ indispensabile insieme alla salvia e all’aglio per insaporire il roast-beef preparato alla toscana, dove alla carne vengono praticati dei fori che verranno appunto riempiti con un bel trito di questi tre aromi. Ottimo anche il risotto preparato con le foglioline e i fiori che si presentano di un bel colore azzurrognolo e sbocciano da maggio a ottobre.

Ci sono caratteristiche positive, e altre negative. Tra le caratteristiche positive ricordiamo la maggiore produttività e la maggiore resistenza alle malattie e alle aggressioni dei parassiti. Queste sono caratteristiche generiche, non presenti tutte contemporaneamente. - See more at: http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf

Ci sono caratteristiche positive, e altre negative. Tra le caratteristiche positive ricordiamo la maggiore produttività e la maggiore resistenza alle malattie e alle aggressioni dei parassiti. Queste sono caratteristiche generiche, non presenti tutte contemporaneamente. - See more at: http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf

Il rosmarino si moltiplica per talea, per farle,tra marzo e aprile, ma anche ad agosto, scegliere rametti giovani, non ancora lignificati, cioè quelli flessibili. Tagliarli lunghi massimo una ventina di centimetri, cimarli, ripulirli nella parte iniziale lasciando 3-4 ciuffetti e fare un taglio il più obliquo possibile in modo da avere un rametto di massimo 15 cm (un palmo). In un vasetto mettere un terzo di terra, un terzo di torba, un terzo di sabbia. Fare in buco centrale infilare il rametto fino in fondo poi sollevare qualche centimetro e rincalzare la terra. Vaporizzare con acqua le foglioline. Posizionarle in un punto che abbia luce, ma mai diretta del sole. La pianta si svilupperà molto velocemente, saranno trapiantate nella loro sede definitiva la primavera successiva.

[Le dita non sono le mie!]

I fiori, ricchi di polline, sono amati dalle api, ed in miele che ne deriva è di una qualità eccellente; è una pianta difficilmente attaccabile dai parassiti.

Si utilizzano sia le foglie che i fiori, che vanno raccolti in piena fioritura, durante l'estate. I rametti con i fiori del rosmarino vanno essiccati appena raccolti e conservati in vasetti di vetro sigillati. E’ meglio utilizzarlo fresco in quanto con l'essiccazione perde buona parte dei suoi principi attivi.

Fa parte della miscela di erbe che compongono la ricetta ufficiale dell’ Herbes de Provence.

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