Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
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Timo
Thimus vulgaris
Tutte le specie di timo fanno
parte Genere:
Thymus, appartenente alla famiglia
delle Lamiaceae, che comprende alcune decine di specie
quasi tutte originarie delle zone mediterranee, dalla
Spagna alla Turchia all'Africa settentrionale.
Il nome Thymus ha origine
etimologica dal termine greco
thymos
(thymós), che designava il
principio della vitalità, il respiro, il suo aroma era ritenuto dagli antichi greci apportatore di vigore
fisico ed il coraggio, tanto che i soldati tonificavano
il corpo lavandolo con acqua di timo e rinvigorivano il
proprio animo bevendone tisane.
Il timo
era però ben noto fin dall’epoca degli Egizi,
che lo usavano per la preparazione degli unguenti per l'imbalsamazione, in quanto pensavano che l'anima dei
morti potesse risiedere nei suoi fiori. Oggi ciò è
spiegabile con la sua comprovata capacità di impedire la
putrefazione e la proliferazione batterica, grazie agli olii essenziali in esso contenuti: infatti anche a
distanza di 4.000 anni, a riprova del suo effetto
antimicrobico, questa pianta continua a essere usata da
imbalsamatori e tassidermisti.
Anche i Romani
sfruttavano le sue proprietà antisettiche per la
conservazione delle derrate alimentari, per la
purificazione dell'aria negli ambienti chiusi e per
l'aromatizzazione di cibi e formaggi.
E' una pianta
arbustiva perenne alta fino a 40-50 cm con
un fusto legnoso nella parte inferiore e molto
ramificato che forma dei cespugli molto compatti.
Le foglie
sono piccole e allungate con una colorazione variabile
dal verde più o meno intenso, al verde chiaro, al
grigio, all'argento, ricoperte da una fitta peluria.
I fiori
sono di colore bianco - rosato, crescono
all'ascella delle foglie in infiorescenze a spiga
compaiono dalla primavera
inoltrata e per tutta l'estate, sono molto ricchi di
nettare per cui sono molto ricercati dalle api. I
frutti sono degli acheni contenenti ciascuno quattro
semi ricoperti da un guscio di colore marrone.
Del
timo si utilizzano le sommità fiorite che si raccolgono
da aprile e per tutta l'estate e le foglie che vanno
raccolte prima della fioritura o all'inizio della
fioritura. Raggiunge il suo massimo di produzione al
terzo-quarto anno di vita. In genere si possono
effettuare due raccolti di fiori: uno intorno al mese di
giugno, l'altro a settembre dopo il primo sfalcio in
modo da dare alla pianta il tempo di ricrescere ed
accumulare i preziosi oli essenziali. Lo sfalcio si deve
eseguire a pochi centimetri dal terreno (circa 5cm) si
raccolgono con tutto il fusto che poi viene messo a
seccare in un posto ombreggiato e ventilato che
garantirà una corretta essiccazione. E' preferibile non
esagerare con la raccolta il primo anno di vita della
pianta per non debilitarla.
La coltivazione deve avvenire in pieno sole, riesce a
tollerare per brevi periodi anche temperature di
-10-15°C. Riesce a prevalere
sulle malerbe,
rimuovere la vegetazione secca o danneggiata per evitare
l'insorgenza di malattie.
La moltiplicazione per talea
del timo si effettua nella primavera inoltrata o ad
agosto. Le talee devono essere lunghe 7-10 cm e
prelevate da pianta tra i due e quattro anni di età, in
buona salute e vigorose.
Gli
olii essenziali presenti nel timo, in particolare il
timolo,
esercitano una forte azione
antibatterica ed
antisettica, addirittura 25 volte superiore a
quella dei comuni disinfettanti, può venir applicato,
come disinfettante e cicatrizzante, su piccole ferite o
affezioni della pelle. Ha spiccate
proprietà antiossidanti.
Gli infusi, con varie diluizioni, hanno molteplici
utilizzi: combattono affezioni respiratorie come tosse,
pertosse e bronchiti; hanno azione disinfettante delle
vie urinarie (cistiti) e dell'intestino (aiutando a
risolvere problemi come diarrea o meteorismo); sono
indicati in caso di astenia, debolezza, ipotensione,
perdita della memoria, ansia, insonnia, depressione,
irritabilità nervosa. Combatte le afte, la piorrea e la
stomatite; sotto forma di gargarismi è molto efficace
per curare la faringite e la tonsillite.
Il
timo viene molto usato in cucina si può usare nelle
insalate, nella preparazione di zuppe,
minestre, vellutate ma anche burger oltre
che per aromatizzare le frittate, perfetto abbinamento
poi con i fagioli (contribuisce
tra l’altro a renderli più digeribili), piatti a base
di pesce
o carne. Per gli ortaggi invece si può
utilizzare nella cottura di zucca
(conferisce un aroma molto particolare al
risotto alla zucca),
patate, carote, pomodori, cipolle, melanzane, peperoni e
funghi. Viene
utilizzato soprattutto nelle marinate
e con la cacciagione poichè si
accompagna bene al brandy, al vino, all’aglio e alla
cipolla. Indicato per carni e pesci grigliati, marinate
e salse, ma deve essere cotto poco, utilizato anche per insaporire
oli e aceti aromatici, per la
Salsa Bernese e
per l'Herbes de Provence. |