Ginepro comune
(Juniperus
communis
L.)
famiglia Cupressaceae,
comprende 30 generi, tra i
quali, il cipresso, le specie sono circa 130; tra le
Cupressaceae, in particolare nel genere Sequoie,
si annoverano alberi tra i più grandi e longevi
esistenti.
Il ginepro è
una conifera comune in luoghi aridi, incolti o boschivi
fino ad altezze di 2.500 m s.l.m., con alcune
sottospecie adattate alle alte quote. Appare quale
arbusto o alberello sempreverde, alto da 1 a 10 m, con
foglie lineari-aghiformi, pungenti, riunite in
verticilli di 3. La pianta è dioica, ossia le sue spore
producono gametofiti unisessuati. Gli sporofiti maschili
sono piccoli coni cilindrici-ovoidali di colore
giallastro producenti gametofiti protetti in grani di
polline. Quelli femminili appaiono come piccoli coni di
colore verdastro. L'impollinazione avviene quando un
grano di polline atterra su di una parte femminile della
pianta. I semi maturano nell'autunno successivo
all'impollinazione e sono racchiusi in un cono di colore
brunastro chiamata galbulo; squamoso e pruinoso,
è composta da 4 squame carnose saldate tra loro
contenenti da 1 a 3 semi angolosi ricchi di un olio
essenziale aromatico. Per il loro aspetto i coni sono
facilmente scambiati per bacche e dunque volgarmente
chiamati "bacche di ginepro". Sono ampiamente apprezzati
per le loro doti aromatiche. |
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Cappero
Il cappero, detto anche
Capparis
Spinosa, della famiglia delle
Capparidacee
con oltre 350 specie, è una pianta perenne,
che si presenta come
un piccolo arbusto rampicante,
Nel suo periodo di fioritura, da maggio a settembre,
produce dei fiori che vanno dal bianco, rosa al viola,
molto profumati e appariscenti. Proprio questi fiori
sono molto consumati in cucina; il loro bottone fiorale
può essere colto e messo in salamoia.
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
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Varie sono le specie di
capperi appartenenti alla famiglia delle
Capparidaceae, ma le più importanti sono
cinque.
La prima è Capparis
Spinosa. Una
specie selvatica che
cresce prevalentemente in zone
vulcaniche e rocce costiere.
Commercializzata nel Mediterraneo, è
caratterizzata da due spine alla
base del picciolo, da cui appunto deriva il
nome. A questa varietà appartengono i
famosi Capperi
di Pantelleria IGP, la cui grande
qualità si ritiene che sia legata al
particolare suolo vulcanico.
La seconda varietà di cappero
è Capparis
Spinosa Inermis.
Senza spine e dalle foglie scure e glabre,
questa è una specie che viene coltivata sia
in giardino che nelle colture industriali.
Fiorisce da maggio a giugno e cresce
spontaneamente sui muri e sulle rupi marine.
Il Capparis
Sicula cresce
in terreni
argillosi del Meridione ed è
distribuito nella costa europea
dell’Atlantico, in Nord Africa e nella costa
mediterranea, specialmente in Sicilia e
Marocco.
Anche la varietà Capparis
Rupestris è
priva di spine, e cresce principalmente ai
limiti settentrionali dell’arenale.
L'ultima tipologia è Capparis
Ovata ed è
riconoscibile per via delle foglie
pelose e della forma ovale del
boccioli; è una specie che cresce in zone
aride e vicino al mare. Coltivata
principalmente in Spagna e Nord Africa, è
commercializzata in India e Pakistan ed è
caratterizzata da un bocciolo che, una volta
raccolto, non tende a rimanere compatto.
Ovviamente, leggendo le descrizioni, per
ora, in Piemonte, non sono riuscito a coltivarlo. |
la pianta di capperi cresca bene in terreni aridi e
secchi, comunque è utile
una concimazione regolare ogni 6 mesi, per
le piante che sono in piena terra sono sufficienti
le regolari piogge annuali.
Va
potata alla fine dell’inverno, tagliare il legno secco e
i succhioni. Lasciare i rametti nuovi perché fiorisce
sui rami dell’anno. Prima dei due anni non si pota.
Della pianta di capperi sono edibili
i boccioli floreali,
i frutti, ma anche
le foglie. I boccioli floreali vanno
raccolti prima della fioritura, mentre i frutti (cocunci)
si possono raccogliere a fioritura conclusa.
Il cappero ha una forma tondeggiante.
É grosso al massimo come un chicco d’uva sultanina.
Invece, il cucuncio, si
presenta con una forma più affusolata e
un lungo picciolo, al suo interno si trovano i semi che
non sono fastidiosi alla masticazione purché siano stati
raccolti a tempo debito. Più i cucunci maturano, più i
semi saranno grandi.
Organoletticamente, i capperi sono più profumati,
i cucunci più carnosi e
dalla sapidità più
accentuata. I cucunci in commercio si trovano molto
spesso con il gambo attaccato, lungo qualche centimetro. Sia i
capperi che i cocunci possono essere
conservati sotto sale, in salamoia,
sott’olio oppure sott’aceto, mentre le foglie possono
essere consumate in insalate ricche, facendole prima
sbollentare in acqua.
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Cerfoglio (Anthriscus
cerefolium) famiglia umbelliferae: è una pianta erbacea con un delicato aroma
di anice e il sapore di prezzemolo; cresce velocemente,
non ama essere trapiantata: meglio, quindi,
seminare
direttamente in luogo definitivo, senza far sprofondare
i semi nel terreno. In
coltivazione se ne possono trovare due varietà: il
cerfoglio comune, molto profumato, con foglie finemente
incise e piatte. e quello riccio, più decorativo, ma
meno profumato, le cui piante restano produttive per più
tempo. Le prime foglie compaiono in breve
tempo, è consigliabile
raccoglierla al momento dell'utilizzo, perchè conservata
perde in aroma. In estate produce piccoli fiori rosa o
bianchi raggruppati a ombrelle. La cimatura costante
ritarda la fioritura, allungando il periodo del
raccolto.
Non teme il freddo, La
raccolta
si effettua scalarmente nel corso di
tutto l’anno,
in primavera, prima della fioritura, l’aroma è più
intenso. Quando si vogliono prendere alcuni rami di
cerfoglio è sempre meglio tagliare i
fusti
laterali e non quelli centrali,
di modo che la pianta possa continuare a svilupparsi.
Essendo una pianta rustica, non viene quasi
mai attaccata da malattie e parassiti.
importata dai Romani dalla Russia
meridionale, dal Caucaso e dal Medio Oriente; si è
naturalizzata nella flora europea, americana e
nordafricana.
È indicato dovunque possa essere usato il
prezzemolo, al quale spesso è preferito per il suo
sapore più delicato. È importante aggiungerlo solo a
fine cottura, così che il gusto piacevole e le sue
proprietà non si disperdano infatti è ricco di vitamina
C, di ferro, magnesio e carotene e quindi benefico per
la salute. Particolarmente indicato con le uova. È molto
popolare in Francia dove è aggiunto ad omelette,
insalate e zuppe; abbastanza raro da trovare in Italia.
Si usa per la
Salsa Bernese. |
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Coriandolo
(Coriandrum sativum)
detto prezzemolo cinese,
o col nome spagnolo cilantro, famiglia Umbelliferae
quella del finocchio, del prezzemolo e del Cerfoglio
è una delle erbe
aromatiche più antiche che si conoscano. Citato nella Bibbia, i suoi
semi sono stati ritrovati in tombe egizie e in epoca romana era usato
sia come erba medicinale che come condimento.
E'
una pianta erbacea annuale utilizzata in cucina, in
pasticceria, in salumeria, nella preparazione di liquori e in
profumeria. Presenta fusto eretto, liscio, ramificato superiormente, con
foglie pennatosette
(foglia
composta da tante
foglioline che si sviluppano a destra e a sinistra della nervatura
principale)
dall’odore sgradevole, fiori bianchi o rosa e piccoli
frutti chiamati comunemente anche semi. Cresce nelle regioni a clima
temperato, in posizioni soleggiate, in tutti i tipi di terreno. Si
semina direttamente a dimora in tarda primavera, in file distanti 40-50
cm, poi (al comparire della quarta foglia) si diradano le piantine per
distanziarle, sulla fila, di circa 20 cm. La raccolta inizia nel mese di
luglio, tagliando le ombrelle a mano a mano che i fiori maturano; si
formano mazzi, si fanno essiccare in locali asciutti e ben ventilati,
poi si battono per far fuoriuscire i frutti (che possono essere
conservati in vasi di vetro).
Oltre che per insaporire, il coriandolo
viene impiegato anche per le proprietà terapeutiche,
antispasmodiche, aperitive, digestive, carminative (rimedio
che toglie l'aria che si è accumulata nello stomaco)
e stimolanti.
Il
coriandolo fresco è noto per essere
probabilmente l’alimento che più divide e
polarizza le opinioni, chi lo apprezza lo
descrive come fresco e fragrante mentre chi
lo odia sostiene che sappia di sapone, di
muffa, di terra o addirittura che ricordi
l’odore delle cimici. |
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Finocchietto
(Foeniculum
vulgare)
famiglia
Umbelliferae
o Apiaceae
fusto eretto e cilindrico ramificato le
infiorescenze formano ombrella con 4, 10
raggi, i fiori hanno petali gialli, i frutti
sono acheni (rutto
secco, con un solo seme)
di sapore piccante. Nasce spontaneamente in
zone incoltere, preferisce ruderi dino a
1000 metri.
In cucina, in ogni regione
c'è un utilizo pecifico: si usano le foglie
e i fiori sia crudi che cotti, per
insaporire; i frutti, impropriamente detti
semi, si mettono ovunque, la pianta intera
quando si fanno le castagne bollite. Se ne
ricava anche un liquore.. |
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