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PIANTE SPONTANEE

Calendula Echium vulgare Cichorium Intybus Lathyrus sylvestris
Ornithogalum umbellatum Euforbia e talpe    
  Ruta comune Lunaria annua Canna comune
Acanthus mollis Cotonastro, Cotoneaster Symphoricarpos Rivularis Sommacco

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Calendula (Calendula Officinalis) appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il nome del genere deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che fiorisce in continuazione più o meno durante tutta l'estate

le calendule sono molto resistenti ed emanano un odore intenso assai sgradito alle zanzare. La pianta contiene piretro, un composto usato nei repellenti anti-zanzara.

Le Calendule prediligono un’esposizione in pieno sole e un terreno abbastanza fertile. Oltre a respingere le zanzare, le calendule tengono lontani anche molti parassiti delle piante di pomodoro.

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Echium vulgare conosciuta come erba viperina appartenente alla famiglia delle Boraginacee è una pianta erbacea, il fusto si presenta eretto e ramificato, con un'altezza compresa tra i 20 e gli 80 centimetri. È ricoperto da fitti peli rigidi. Le foglia sono organizzate in rosetta basale, di forma lineare, lunghe tra i 6 ed i 10 centimetri e larghe tra 1 e 2 centimetri, sono ricoperte da setole e da una morbida peluria. I fiori sono in infiorescenze a spiga, con la corolla lunga 1 o 2 centimetri e di colore variabile dal blu al rosso-rosaceo e con striature blu o rosse e rosa. Gli stami variano da 3 a 5 e sporgono dalla corolla. La fioritura avviene nel periodo compreso tra in mesi di giugno e ottobre. La radice è di tipo a fittone. E’ diffusa in tutto il continente europeo. La si ritrova anche in Asia ed in America settentrionale e in Cile. Cresce in terreni incolti e pascoli ad altitudini comprese tra 0 e 1.200 metri. L'erba viperina è una pianta mellifera, i fiori sono molto apprezzati dalle api, grazie alla lunga fioritura. Tradizionalmente è utilizzata per le proprietà sedative, antinfiammatorie, antiossidanti e ansiolitiche. È stata impiegata anche come rimedio per lesioni cutanee e abrasioni, per il trattamento di contusioni, distorsioni, distensioni muscolari e lesioni o strappi. Foglie e fiori sono impiegati come diuretico e come rimedio contro la tosse

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Cichorium Intybus è la cicoria selvatica da campo è una pianta erbacea spontanea e commestibile appartiene alla famiglia delle Asteraceae che cresce in modo perenne nei sentieri, nei terreni incolti e negli ambienti rurali delle aree pianeggianti dell’Europa Continentale e Mediterranea, fiorisce regolarmente con l’arrivo dell’estate, quando è usanza raccoglierla al fine di apprezzarne le proprietà curative e nutrizionali in ambito culinario e farmaceutico. La cicoria selvatica ha dato origine a molte varietà orticole

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Lathyrus sylvestris Cicerchia silvestre o cicerchione è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Fabaceae di piselli e fagioli. È originario di parti dell'Africa, dell'Europa e dell'Asia, cresce in terreni aridi e in luoghi erbosi, ha fiori a calice con corolla rosso rosata, usa i cirri terminali per aggrapparsi ad altre erbe alte o agli arbusti. Ha le stesse caratteristiche di quella coltivata.

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Ornithogalum umbellatum

E' una pianta appartenente alla famiglia delle Asparagacee, nota in Italia con numerosi nomi comuni, tra i quali i più noti sono Ornitogallo, latte di gallina comune, cipollone bianco Gli inglesi la chiamano “Stella di Betlemme”, perché secondo una leggenda, quando Gesù nacque, apparve una corona di dodici stelle sul suo capo. È una pianta perenne con bulbi sottoterra; contiene, soprattutto nel bulbo, cochinina, un alcaloide che rende la pianta molto tossica, tuttavia la pianta viene impiegato in farmacia per il trattamento della gotta e utilizzata in erboristeria come rimedio a disturbi dell'apparato digerente. È uno dei rimedi dei Fiori di Bach.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Euforbia (Euphorbia lathyris) in italiano catapuzia. Le Euforbiaceae, considerate erbe medicinali nell’antichità, presero il nome da Eufòrbo, medico greco del primo secolo a.C. che studiò le piante di questa famiglia, perchè molte hanno benefici utilizzi. L'Euforbia è una pianta rifuggita dalle talpe, in realtà, le talpe, per l'orto, sono più utili che dannose poiché si nutrono di insetti, di vermi e di lumache, non di piante coltivate. Il modesto danno che provocano cibandosi di lombrichi è largamente compensato dal beneficio che esse apportano al suolo per il drenaggio facilitato dalle loro gallerie. L' euforbia è percepita a distanza ed evitata dalla talpa, specialmente al secondo anno di vita della pianta, quand’è più carica di sostanze irritanti e velenose, infatti contiene un lattice bianco che è irritante per gli animali e per l’uomo, inoltre ha un cattivo odore (solo per gli animali), così tiene lontani anche itopi. Comunque è meglio evitare di toccare l’euforbia, specialmente da parte di bambini, perché contiene un lattice irritante, che procura forti dolori alle mucose, specialmente se va inavvertitamente a contatto con gli occhi. Inoltre, ogni parte della pianta è velenosa per quasi tutti gli animali a sangue caldo, tranne, che si sappia, per le capre, che però sembra passino la tossina nel latte. Anche se assunta in piccole dosi, crea conseguenze piuttosto gravi ed è classificata fra le piante più velenose.

Le talpe (Talpa europaea) non sono roditori,sono insettivore dell’ordine Soricomorpha della famiglia delle Talpidae, è un animale solitario, scavano le loro gallerie per cacciare le larve degli insetti, molti dei quali dannosi all'agricoltura, ma anche i lombrichi così utili per il terreno, inoltre scavando nelle vicinanze di piante appena trapiantate (essendo il terreno anche più morbido) può danneggiare le radici, anche se non per nutrirsene.

Se la loro presenza diventasse troppo invadente, oltre all’Euforbia, senza ricorrere a metodi drastici e cruenti, si può ricorrere a dissuasori acustici ad ultrasuoni, oppure costruendo dissuasori artigianali che tengano lontane le talpe con il loro rumore fastidioso: basta conficcare un rametto nel terreno su cui inserire il fondo di una bottiglia di plastica. In questo modo il vento colpendo la bottiglia darà origine a dei rumori fastidiosi che allontaneranno le talpe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La ruta comune (Ruta graveolens) è una pianta della famiglia delle Rutaceae cresce solitamente sulle rive dei laghi alpini, ma può essere coltivata un pò dovunque. E’ una pianta perenne a fusti ramificati, alta circa 80 cm. Presenta fiori gialli. Si mette a dimora nel mese di ottobre o di marzo in terreni ben drenati e soleggiati, prospera in terreni sabbiosi poveri; per mantenere un aspetto compatto, in primavera si recidono i rami, lasciando il legno vecchio.

Tutta la pianta emana un odore spiccato, per alcuni piacevole tanto che si usa per aromatizzare molte grappe e altri liquori oltre che per insaporire diverse pietanza, ma deve essere utilizzata con molta moderazione perché è molto velenosa, a grandi dosi gli estratti di ruta possono causare violento dolore gastrico, vomito, complicazioni sistemiche, fino alla morte. Della ruta si utilizzano le parti terminali della pianta più tenere e le foglie raccolte da maggio ad agosto. Si possono utilizzare anche essiccate.

Un impiego domestico non alimentare, sicuro ed efficace, è quello di tenere qualche ramoscello di ruta fresca negli ambienti infestati dai topi che non ne sopportano l'odore.

La presenza di ruta in giardino tiene lontane anche le vipere. Anche cani e gatti odiano l'odore di ruta. Le foglie essiccate e schiacciate possono avere un effetto insetto-repellente. La ruta era ritenuta l'erba contro la paura: si metteva in tasca, appunto, quando si dovevano affrontare situazioni di paura e le case in cui cresceva erano ritenute privilegiate.

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Lunaria annua è una pianta erbacea biennale, talvolta perenne appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, il nome scientifico della specie, annua, venne attribuito da Linneo, pensando che la pianta fosse annuale; il sinonimo biennis venne coniato in seguito dopo aver notato che la pianta fiorisce al secondo anno di vita; è nota con monete del Papa, predilige luoghi umidi e ombreggiati, ha origine dall’Europa sud orientale. Le foglie sono caduche, di colore verde brillante, lunghe 10–15 cm e con il margine a dentelli triangolari. Crescono opposte lungo fusto, e il picciolo è allungato nelle foglie più basse, La pianta produce fiori inodori; la corolla è composta da quattro petali di colore porpora, rosa o talvolta bianco; il calice è formato da quattro sepali arrossati o dello stesso colore della corolla (oppure verdi, quando i petali sono bianchi). Presenta sei stami, di cui quattro centrali più lunghi e due laterali più brevi. I frutti sono dischi di forma ellittica o tondeggiante, grandi dai 2 ai 6 cm. Inizialmente verdi, raggiungono un colore argentato con la maturazione. Ogni frutto è composto da due valve e una membrana centrale che contiene i semi, che sono visibili quando la "moneta" è guardata in controluce[. 

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Canna comune (Arundo donax) appartiene alla famiglia delle graminacee La canna domestica è una pianta erbacea perenne dal fusto lungo, cavo e robusto, che cresce in terreni anche relativamente poveri. La sua area di origine si estende dal bacino del Mediterraneo al Medio Oriente fino all'India, gli antichi Egizi usavano le foglie di questa pianta per avvolgere le spoglie dei defunti; attualmente la si può trovare nelle regioni temperate e subtropicali di entrambi gli emisferi; è stata introdotta in Nord America nel XIX secolo come materiale per la costruzione di tetti e come agente di controllo dell'erosione nei canali di drenaggio. Forma dense macchie in terreni umidi quindi lungo gli argini di fiumi e stagni, ma anche sulle dune sabbiose vicino al mare.

Questa specie fiorisce in settembre-ottobre producendo pannocchie piumose fusiformi. I semi raramente sono fertili e la riproduzione avviene per lo più attraverso rizomi sotterranei. Il materiale che costituisce il fusto. contemporaneamente flessibile e resistente, è cavo, a fine ciclo, possono raggiungere gli otto metri d’altezza rinforzate ogni 20 cm circa da nodi molto resistenti al taglio e alla rottura meccanica. Lo spazio tra nodi è minore verso la base e l’estremo superiore del culmo. Il diametro esterno è variabile tra 1 e 3 cm.

Il ritmo di crescita è molto elevato ed è collegato all’alto rendimento termico per cui costituisce un ottimo candidato per la produzione di biomassa ed è anche fonte di cellulosa per l'industria della carta. La canna domestica è una pianta perenne di grandi dimensioni che produce ogni anno più biomassa per acro di qualsiasi altra pianta erbacea.

Tra i vantaggi, dal punto di vista ambientale, è curioso notare che l'assorbimento da parte della pianta nel corso della sua vita di CO2 equivalente a quella emessa durante la sua combustione.

la canna viene raccolta recidendola alla base. Il periodo migliore per la raccolta è quello invernale, quando il ciclo vegetativo è fermo. raccoglierla in luna calante, per evitare che si tarli. L’ideale è la luna calante di febbraio.

Se le canne vengono raccolte durante l'anno in un periodo differente da quello invernale, è preferibile scegliere quelle che presentano i rametti laterali, perché sono le canne dell’anno precedente.

In agricoltura sono molto utili per sostenere le specie erbacee annuali, che concludono il loro ciclo di vita in un anno solare o meglio generalmente in meno di 9 mesi a seconda dell’andamento climatico. Questo ciclo di vita non consente la lignificazione del fusto, la pianta quindi possiede un fusto poco robusto e sotto il peso dei frutti cede e si piega facilmente.

Tipico l’uso per sostenere i pomodori detti a crescita indeterminata, si usano di lunghezza circa di 210 cm diametro 2-3 cm.

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Acanthus mollis

E’ noto anche come Acanto comune, appartiene al genere Acathus della famiglia delle Acanthaceae è una specie originaria dell’Europa mediterranea e dell’Africa nord-occidentale ed è ben adattata al clima mediterraneo.

Si tratta di una pianta dall’aspetto cespuglioso che cresce in campagna in zone marginali ai lati dei boschi e dei ruscelli. Le sue foglie sono enormi: possono raggiungere una lunghezza anche di 80 cm ed una larghezza di circa la metà, sono di colore verde scuro, lucide e con profonde incisioni basali sono senza spine, hanno un alto potere decorativo, tant’è che sono riprese nella scultura e nelle pittura classica, così come la sua fioritura che è prolungata e altamente decorativa. L’altezza dei fiori può raggiungere anche gli 80 centimetri.

L’aspetto è quello di una pianta tropicale, nonostante non la sia assolutamente. Si tratta invece di una pianta erbacea caratterizzata da fusti eretti semplici, cilindrici e legnosi alla base. Vanta un’ottima rusticità ed ama una posizione a mezz’ombra, ma è in grado di adattarsi anche a zone piuttosto ombrose e di sottobosco, oltre che a quelle più assolate. L’Acanthus mollis riesce ad espandersi molto facilmente nel terreno, arrivando talvolta ad invadere molto spazio.

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Il Cotonastro cotoneaster, è una pianta arbustiva di origine asiatica coltivata a scopo ornamentale e talvolta come siepe di protezione. Le Varietà di Cotoneater sono:

Cotoneaster Salicifolia: un arbusto sempreverde con fiori bianchi e bacche rosse, ideale per siepi.

Cotoneaster Bullatus: arbusto a foglie caduche di colore verde scuro, fiori rosati e bacche rosso vivo.

Cotoneaster Horizzontalis: arbusto a foglie caduche con fiori rosa,  foglie di colore di  colore rosso in autunno e bacche rosse, ideale per giardini rocciosi e per tappezzare muretti.

Esposizione: posizioni soleggiate per un’abbondante fruttificazione ma cresce bene anche in posizioni semi ombrose. E’ una pianta resistente al freddo e non teme gli sbalzi termici, per questo motivo viene coltivata anche nelle regioni dove la temperatura scende al di sotto degli 0° C.

Terreno: è un arbusto che si adatta ad ogni tipo di terreno pur preferendo terreni argillosi e ben drenati.

Potatura del Cotoneaster: Accorciamento dei rami che va effettuato a fine inverno per gli arbusti a foglia caduca, all’inizio della primavera per gli arbusti sempreverdi.

Moltiplicazione del Cotoneaster: Semina, in cassone freddo, in autunno dei semi contenuti nelle bacche.
A germinazione avvenuta, circa 1 anno, i nuovi germogli vanno diradati e trapiantati.

[si trova lungo le strade di campagna, il tentativo di fare talea è fallito]

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Symphoricarpos Rivularis (Lacrime D’Italia) Famiglia:Caprifoliaceae. E’ una pianta abbastanza rara, a Morbello l’ho fotografata in localita Bertorelli. E’ una pianta ornamentale cespugliosa, all’inizio dell’estate Sugli apici dei rami e tra le ascelle delle foglie, , compaiono numerose infiorescenze a grappolo formate da tantissimi piccoli fiori bianchi con sfumature verdi o rosate, a fine estate lasceranno il posto a decorative bacche tondeggianti di 1–2 cm di diametro, soffici, che rimangono sulla pianta per diverse settimane anche fino al tardo inverno. Sono tossiche contengono infatti isochinolina, alcaloidi, chelidonina ed altre tipologie di alcaloidi; le bacche bianche in particolare sono particolarmente tossiche; a seguito di ingestione i sintomi che si possono riscontrare sono nausea,vomito,diarrea,delirio, allucinazioni,ansia. Rappresentano un cibo invernale per numerose specie animali per i quali non sono tossici il frutto appare internamente come composto di una miriade di granelli di neve.

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il Sommacco cinese  o sommacco americano (Rhus typhina)  appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae  (mango, pistacchio, pepe) nativa del nord America. L'epiteto specifico typhina è spiegato nella descrizione della pianta originale di Linneo con la frase "Ramis hirtis uti typhi cervini", che significa "i rami sono ruvidi come corna di velluto", è un piccolo albero, ha foglie alterne ciascuna con 9–31 foglioline seghettate lunghe 6–11 cm. I piccioli e gli steli delle foglie sono densamente ricoperti di peli color ruggine. I piccoli fiori si trovano in dense pannocchie terminali. I frutti sono piccole drupe, dal verde al rossastro, riunite in densi grappoli. E' ampiamente coltivato come ornamentale in tutto il mondo temperato.

 

 

 

        

 

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