Il Secolo XIX –
Lettere - Venerdì 3 agosto 2007
Fascista è un'offesa, comunista proprio no
Una piccola, breve domanda: perché, così ho letto,
dare del fascista ad uno è, giustamente, offensivo,
mentre essere definito comunista non suscita nessuna
reazione? A me, ad esempio, non piace essere definito
comunista o compagno; Perché negli stadi giustamente è
vietato esporre croci celtiche, svastiche e roba del
genere, ma non si dice niente quando c'è una falce e
martello un "Che" Guevara su una bandiera rossa. Non è,
forse, offensivo anche questo? Il comunismo non ha fatto
altrettanti morti, anzi di più, che il fascismo? Mi
piacerebbe una risposta..
MASSIMO MOLINARI
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No, signor Molinari, nonostante gli ultimi dieci anni di
sforzi editoriali, pare che i conti dei morti non siano
pari e men che meno a favore de fascismo. Ma non e
questo Il punto fondamentale, Il punto è che la storia
la scrive chi vince, non chi perde. E si dà il caso che
l'ultima guerra, che ha coinvolto il mondo intero, e lo
ha in parte significativa distrutto, sia stata vinta da
un'alleanza tra le democrazie occidentali e l'Unione
sovietica, contro il fascismo italiano, il nazismo
tedesco e il militarismo giapponese. Si dà il caso che
se il suo e il mio Paese siano stati liberati
(continuiamo a usare questa parola, liberazione, si
ricorda?) dai soldati dell' Alleanza (americani,
inglesi, polacchi, indiani, brasiliani, marocchini,
francesi...) con il decisivo contributo delle formazioni
partigiane composte da comunisti, socialisti,
monarchici, liberali, azionisti e badogliani (come è
stato solennemente sancito dai Trattati internazionali
di pace) è perchè l'Unione sovietica ha lasciato 20
milioni di morti nei campi di battaglia europei. Tant'è
che gli alleati occidentali hanno riconosciuto
unanimemente (in primis il ferreo anticomunista
Churchill) che la guerra europea sia stata vinta solo
grazie all'Urss. E le conferenze di Teheran (1943) e
Yalta (1944) da cui è nato l'assetto post bellico
fotografano questa evidenza. Per questa ragione, perchè
chi Vince scrive storia e leggi, fascismo, nazismo e
militarismo sono stati banditi e trasformati in reato.
Per questa ragione è stato disciolto in Italia il
partito fascista mentre il partito comunista ha avuto,
almeno teoricamente, la possibilità di governare il
paese. C' è stata dopo la Seconda un'altra guerra,
chiamata Fredda, e questa ha contrapposto le democrazie
occidentali all'Urss e ai suoi alleati; guerra persa da
questi ultimi. Ma è stata appunto una guerra fredda, e
se pure i suoi esiti hanno rivoluzionato gli assetti
mondiali, la memoria del mondo non ha cessato di
pretendere che i vecchi alleati, e i loro eredi,
continuino a riunirsi per ricordare la vittoria comune,
che i libri di storia non possano essere alterati più di
tanto, che i conti non si rifacciano truccando i numeri.
Fosse stata una guerra calda anziché fredda, lei
potrebbe pretendere ciò che chiede, ma non è stato così.
Ma mi levi una curiosità: le è davvero capitato che
qualcuno la chiamasse "comunista" per manifestarle il
suo disprezzo?
Maurizio Maggiani |