LA CLASSIFICAZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI
La
classificazione degli esseri viventi più usata, si deve
al naturalista svedese Carl von Linné (Råshult
23/5/1707 - Uppsala 10/1/1778) il cui nome venne
latinizzato e italianizzato in Carlo Linnèo, che ha
assegnato agli organismi viventi due nomi: uno
per il genere, con l'iniziale maiuscola e uno per la specie
con l'iniziale in minuscolo; entrambi i nomi vanno
inoltre scritti in corsivo (ad esempio Homo sapiens).
Questo sistema fu pubblicato la prima volta da Linneo
nel 1753 in Species Plantarum.
La sistematica per arrivare a classificare un individuo,
utilizza diverse categorie, in senso gerarchico dalla
più piccola alla più grande abbiamo:
La
Specie
è la categoria fondamentale, è l'insieme di tutti gli
individui con caratteristiche simili che,
accoppiandosi, generano figli simili ai genitori e
fecondi, cioè capaci a loro volta di generare figli,
questi gruppi devono costituire una
“comunità ereditaria” cioè i caratteri condivisi devono
essere ereditari.
I biologi distinguono tra specie biologica ovvero
gruppo di popolazioni naturali i cui membri sono
potenzialmente capaci di incrociarsi tra loro per
produrre una progenie fertile e viene usato per
classificare gli animali, in particolare i mammiferi e
specie morfologica: che indica un gruppo di
popolazioni naturali che presentano un particolare
insieme di caratteri morfologici che si usa per alcuni
animali (es. insetti) e per le piante perchè sarebbe
troppo complesso seguire il ciclo riproduttivo di più
generazioni per verificare l’appartenenza ad una
specifica specie.
La
specie
può a sua volta essere suddivisa in sottospecie
(subsp.), varietà (var.) o cultivar
(cv.) cioè popolazioni presentanti particolari
caratteristiche che le differenziano per alcuni
caratteri morfologici da altre della stessa specie.
La sottospecie è una popolazione con differenze tali
da non poter assurgere al rango di specie a se
stante. Nella varietà tali differenze sono ancora
più sfumate, per cui l'autore ritiene di non poter
istituire una sottospecie. Discorso a parte meritano
le
cultivar
(acronimo derivato dall'inglese cultivated
variety), che altro non sono che varietà
selezionate dall'uomo in base ad alcuni caratteri
ornamentali o produttivi, caratteri mantenuti
stabili nel tempo mediante tecniche di riproduzione
vegetativa (talea, innesto, margotta, ecc.). Il nome
della cultivar si scrive generalmente con l'iniziale
maiuscola, racchiuso tra due apostrofi e va sempre
pronunciato nella lingua originale.
Ogni specie è
individuata esclusivamente dal nome generico e da quello
specifico, seguiti dall'eventuale sottospecie o varietà
e dal nome abbreviato dell'autore che ha effettuato la
classificazione.
Col progredire degli
studi genetici e delle tecniche di propagazione sono nel
tempo comparse anche piante ibride, che possono essere
di due tipi: ibridi interspecifici, cioè derivati da due
specie appartenenti allo stesso genere, oppure ibridi
intergenerici, derivati da due specie appartenenti a
generi affini ma diversi.
Gli ibridi
interspecifici sono contraddistinti da una lettera x
(minuscola) posta tra il nome del genere e quello della
specie (es. Abutilon x hybridum), mentre
gli ibridi intergenerici vengono indicati con una
X (maiuscola) che precede l'epiteto generico (es. X
Cupressocyparis leylandii è un ibrido tra i generi
Cupressus e Chamaecyparis). Le cultivar
ibride possono talvolta essere indicate senza l'epiteto
specifico (es. Ceanothus x 'Edinensis'). |
Il
Genere
raggruppa specie simili tra loro, per esempio cane e
lupo appartengono al genere Canis;
La
Famiglia
raggruppa generi simili tra loro. Il nome della famiglia
termina in "aceae" per le piante, le alghe e i funghi.
La volpe, il cane e il
lupo vengono raggruppati nella famiglia dei canidi;
L'Ordine
raggruppa più famiglie simili tra loro. Il cane e il
leone vengono raggruppati nell'ordine dei carnivori;
La
Classe
raggruppa gli ordini simili tra loro. Gli animali che
partoriscono, possiedono le mammelle per allattare, e la
pelle coperta di peli sono raggruppati nella classe dei
mammiferi
Il
Phylum
(tipo
quando si riferisce alla zoologia,
divisione
in botanica): raggruppa diverse classi
simili;
Il
Regno
è la categoria sistematica più ampia e comprende più
phyla.
Il progresso scientifico ha portato a stabilire nuove
metodologie di studio che hanno comportato suddivisioni
più complesse spesso basate su teorie non accolte da
tutta la comunità scientifica, pertanto stando alle
teorie più accreditate:
I regni degli esseri viventi sono 5,
Monere, Protisti, Funghi, Piante, Animali.
Monere:
sono organismi microscopici, unicellulari, procarioti
(privi cioè di un nucleo quindi il materiale genetico è
libero nel citoplasma) in altre parole tutti i tipi di
batteri;
Protisti:
sono un gruppo eterogeneo di organismi unicellulari o
pluricellulari, con caratteristiche nutrizionali simili
a quelle delle piante (protisti autotrofi, come le alghe
rosse e le alghe verdi), o a quelle di funghi e animali
(protisti eterotrofi, tra cui sono annoverate le amebe,
i foraminiferi, i radiolari). La principale
caratteristica che differenziai Protisti dalle Monere è
il fatto di essere organismi eucarioti cioè dotate di
membrana che separa il nucleo vero e proprio dal
citoplasma.
Funghi:
sono organismi eucarioti, unicellulari - come i lieviti
- o più frequentemente pluricellulari, formati da
filamenti più o meno strettamente ammassati in una
struttura complessivamente chiamata micelio.
Piante:
sono organismi eucarioti, pluricellulari, autotrofi
(riescono a sintetizzare composti organici attraverso il
processo di fotosintesi clorofilliana).
Animali:
sono organismi eucarioti, pluricellulari, eterotrofi
(non in grado di sintetizzare le proprie molecole
organiche autonomamente).
Il
Dominio
introdotto di recente nella letteratura scientifica
di lingua inglese
(a me sembra una cagata che fa una confusione inutile)
è Il livello più alto della classificazione scientifica,
ovvero dovrebbe esserlo e dovrebbero essere tre
perlomeno secondo una teoria, piuttosto condivisa,
risalente al 1990, del biologo statunitense Carl Woese
(1928-2012):
il
regno dei Moneri
apparterrebbe a due domini:
Bacteria
(batteri);
procarioti unicellulari, cioè organismi
in cui le cellule non hanno un nucleo delimitato da una
membrana,
Archaea
(archei); anch’essi
procarioti, hanno una differente
composizione chimica della membrana cellulare che gli
permette di abitare degli ambienti più estremi ed
inospitali della Terra. La distinzione tra batteri e
archei è molto recente (1990) e molto controversa.
Infatti l’ultima teoria in ordine di tempo, riportata da
wikipedia, risalente al 2004 prevede che
Bacteria e Archaea appartengano all’unico dominio dei
Prokaryota.
mentre gli
altri regni al dominio:
Eukarya
(eucarioti), sia unicellulari sia pluricellulari
hanno un nucleo delimitato da una membrana.
Dal 2003 nella comunità scientifica è emerso
il concetto di "vita" senza struttura cellulare quindi
sopra al dominio si porrebbe una ulteriore distinzione
tra Acytota cioè i
virus e gli organismi cellulari che
sarebbero detti Cytota
Sembrerebbe che la natura
abbia da tempo considerato l’uomo come
“essere nocivo”, per cui ogni giorno cerca
nuovi metodi per eliminarlo, ad esempio con
i Virus. Tra tutte le forme di vita, il
Virus è sicuramente il peggior nemico,
l’unico in grado, oltre a noi stessi, di far
estinguere l’umanità in tempi relativamente
brevi.
Il termine virus viene dal
latino virus che significa "veleno" e mai
termine fu più azzeccato: è un agente
infettivo di dimensioni ultramicroscopiche,
costituito essenzialmente di materiale
genetico circondato da un rivestimento (involucro
detta capside) formato
da
proteine lipidiche (grassi) complesse.
I
virus si comportano come parassita
obbligato, in quanto si replicano
esclusivamente all'interno delle cellule
viventi di altri organismi, possono
infettare tutti i tipi di forme di vita,
dagli animali, alle piante, ai
microrganismi, compresi batteri. Esistono
rarissimi virus che parassitano persino
altri virus.
Furono scoperti tra il 1892 e
il 1898. Da allora sono state descritte in
dettaglio circa 5.000 specie di virus anche
se si ritiene che ve ne siano milioni di
diversi tipi.
Si potrebbero definire come
una forma di vita che esiste senza possedere
una struttura cellulare.
Il virus non possiede
nessuna delle caratteristiche di un essere
vivente: non ha un metabolismo, non ha
capacità movimento, non può replicarsi senza
un organismo ospite. I Virus pertanto non
sono altro che materiale organico inerte,
privo di qualunque caratteristica di vita.
I virus sono privi di
citoplasma e di dispositivi metabolici e
possono moltiplicarsi solo all'interno di
una cellula viva; per tale ragione è aperto
il dibattito fra la comunità scientifica su
se i virus siano da considerarsi forme di
vita o strutture organiche che interagiscono
con gli organismi viventi.
Dal 2003, la comunità
scientifica si pone il problema se inserire,
nella classificazione della natura, sopra al
dominio, una ulteriore distinzione tra
Acytota cioè i virus e gli organismi
cellulari che sarebbero detti Cytota.
I virus vengono trasportati
passivamente finché non trovano una cellula
da infettare. L'infezione di una cellula
ospite richiede il legame con proteine
specifiche della membrana. Nelle cellule
infettate assumono il controllo di parte
dell'attività biosintetica cellulare al fine
di produrre nuovi virioni. alcuni virus
possono inserire fisicamente il loro genoma
in quello dell'ospite in modo che sia
replicato insieme ad esso.
i virus possono essere
rilasciati dalla cellula ospite per lisi, un
processo che uccide la cellula rompendo la
sua membrana e la parete cellulare.
I virus vengono trasmessi in
vari modi: quelli delle piante da pianta a
pianta per mezzo degli insetti in genere,
negli animali da insetti succhiatori di
sangue; i virus influenzali si diffondono
attraverso la tosse e gli starnuti; altri
sono trasmessi per via oro-fecale attraverso
il contatto, entrando nel corpo con il cibo
e le bevande o attraverso il contatto
sessuale e dall'esposizione a sangue
infetto.
Negli animali, le infezioni
virali provocano una risposta immunitaria
che solitamente elimina il virus infettante.
Le risposte immunitarie possono essere
sollecitate anche da vaccini.
L'origine dei virus non è
chiara perché non formano fossili, ci sono
varie e a volte fantasiose ipotesi, ad
esempio c’è persino chi li considera di
provenienza extraterrestre, più
semplicemente potrebbero essere stati una
volta delle piccole cellule parassitarie di
cellule più grandi, oppure che si siano
evoluti da frammenti di DNA o RNA che sono
"sfuggiti" da geni di un organismo più
grande, o anche che si siano evoluti da
molecole complesse di proteine e acidi
nucleici contemporaneamente alla prima
apparizione sulla Terra della cellula e
sarebbero rimasti dipendenti dalla vita
cellulare per miliardi di anni. Fino ad oggi, non ci sono
dimostrazioni che nessuna di queste ipotesi
sia corretta
Ci sono anche i Prioni sono
proteine infettive che non contengono DNA o
RNA. |
Esempio di classificazione
Dominio:
Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno:
Plantae
Sottoregno:
Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione:
Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione:
Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe:
Magnoliopsida (piante con dicotiledoni che sono le
primissime foglioline che nutrono la piccola pianta
durante i primi stadi dello sviluppo.)
Ordine:
Cucurbitales o
Violales (secondo il tipo di classificazione) - 7
famiglie oltre 2300 specie
Famiglia:
Cucurbitaceae - 134 generi oltre 900 specie
Genere
Cucurbita – 18 specie tra cui
Cucurbita maxima
(zucche); Cucurbita moschata (zucchette) e
Cucurbita pepo:
(sopratutto zucchini)
Per sapere di più sulle parti
che compongono le piante.
Nella classificazione del regno vegetale
il phylum prende il nome di divisione e nella divisione
Spermatofite sono raggruppate
tutte le piante vascolari con radici, fusto e foglie,
munite di una struttura particolare detta seme. Il seme
racchiude l’embrione e lo protegge durante un periodo di
vita latente. Le spermatofite comprendono due
sotto-divisioni: le Gimnosperme e le Angiosperme
-
Gimnosperme:
il nome di questa sottodivisione deriva dal greco e
significa piante con semi nudi. Le Gimnosperme
comprendono generalmente alberi, più raramente
arbusti, con foglie aghiformi e lineari. Le più
conosciute famiglie di questa sotto-divisione sono
le Pinaceae, e le Cupressaceae.
-
Angiosperme:
il nome di questa sotto-divisione deriva dal greco e
significa piante con semi protetti. Più
propriamente: gli ovuli sono racchiusi in una
struttura speciale detta ovario, mentre i semi che
si formano dopo la fecondazione sono contenuti nel
frutto che deriva dalla modificazione dell’ovario.
rappresentano lo stadio più alto della
specializzazione evolutiva delle piante.
Le Angiosperme comprendono piante arboree, arbustive
ed erbacee, annuali e perenni. Presentano una grande
diversità di forme e struttura della foglia; questa
diversità è da attribuire agli adattamenti
morfologici delle piante alle diverse condizioni
ambientali.
Le principali famiglie delle
Angiosperme rappresentano più della metà del regno
vegetale e costituiscono la vegetazione terrestre
sulla maggior parte del globo. I caratteri
principali che vengono presi in considerazione per
la classificazione sono la struttura dei fiori e dei
frutti.
Le Angiosperme si dividono in due classi:
Monocotiledoni e Dicotiledoni
-
Monocotiledoni:
sono circa 1/3 di tutte le piante, il 15% delle
angiosperme, alla germinazione del seme compare una unica foglia
embrionale (chiamata cotiledone). Le foglie adulte sono per lo
più con nervature parallele. Hanno strutture sotterranee
molto sviluppate, i fasci vascolari sono distribuiti
senza alcun ordine e la maggior parte sono specie
erbacee. Le parti floreali, quando sono
di numero definito, sono disposti spesso in serie di
3, raramente 4, mai 5, es. Famiglie:
Liliaceae
(Aglio, cipolla,
scalogno, porro, asparagi,
gigli, tulipani, orchidee)
Poaceae
(avena, orzo, mais, grano, riso ecc.)
narcisi, agave, aloe.
-
Dicotiledoni:
il 85% delle angiosperme il seme sviluppa due cotiledoni (due foglie
embrionali). Le foglie adulte
sono per lo più con nervature ramificate, i fasci vascolari si
trovano nella parte esterna del fusto quindi non
sopravvivono allo scortecciameto circolare del
tronco. Le parti floreali,
quando sono di numero definito sono disposti
tipicamente in serie di 5, meno spesso di 4,
raramente di 3. Famiglie:
Fabiaceae,
Cucurbitaceae, Compositae,
Laminaceae,
Solanaceae,
Brassicaceae,
Apiaceae,
Rosaceae, Fagaceae
(
faggio, castagno, quercia ecc.).
Il
primo
a notare queste differenze fu
Teofrasto
(371-286 a.C.) allievo di Aristotele, considerato il
padre della botanica. Ha lasciato molti scritti tra cui
Historia de Plantis e De Causis Plantarum.
Un'altra figura importante per la botanica fu Pedanio
Discoride medico dell'esercito di Nerone che tra il
50 e il 70 d.C. scrisse De Materia Medica un
trattato in cinque volumi sull'uso farmacologico delle
piante.
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